mercoledì 25 novembre 2009

Scrivere su un blog?

"Mallarmè riteneva che all'intellettuale e al poeta,in specie, non restasse altro da fare che scolpire il proprio nome sulla tomba, celebrando così un lutto cne iniziato agli esordi stessi della scrittura(per via del suo stesso statuto che la vuole inesorabilmente postuma)rinvia poi alla consapevolezza,questa sì tutta mallarmeana,del gioco insensato di scrivere..."
Scrivere dunque in un blog come ho cominciato a fare ora è un felice atto di nascita o un luttuoso atto di morte. E' comunque scolpire un nome, un titolo .Neessuna delle due cose. E' sottrarre all'assenza la scrittura ,consegnarla appunto dalla nascita alla morte facendo da tramite tra due assenze. Che ne dici tu che per avventura mi stai leggendo?
Secondo l'inquietitudine di Platone la scrittura rappresenta una sorta di energia,di volontà autonoma che si dispiega proprio grazie all'assenza originaria. Di qui la pluralità delle valenze che può assumere e degli effetti che può produrre.
Scrivere dunque in una vita assimilata ad un libro che si srotola.Scrivere di poesia, di vita , di storia e storie di vita ;creare indizi per raccontare storie, scrivere storie per indizi. Ma questo non è un manifesto e non deve esserlo. Che fare in un blog. Lo vedremo strada facendo anche perchè non sono molto pratico dello strumento informatico che ho cominciato ad usare da poco complice una maggiore libertà dal lavoro che faccio da quarant'anni e il terremoto. Si il terremoto che ha creato in una città ormai deserta alcuni eremi. Io ora vivo in quello di Vado di Sole avendo dovuto abbandonare la mia casa di Via Beato Cesidio.Dalla finestra di questa casa vedo l'Aquila ovest per alcuni chilometri . (Dall'eremo di Via Vado di sole dunque questo primo Osservatorio di confine delle ore 22,45 del 25 novembre 2009)