ARTE FACTUM : Julio Ramón Ribeyro
Nel
diario del 1964 di Julio Ramón Ribeyro compare questamirabile
definizione di romanzo, che tuttavia potrebbe servire anche
perdescrivere il processo creativo di un racconto o di una poesia: “Un
romanzo nonè come un fiore che cresce, ma come un cipresso che viene
tagliato. Non deveprendere forma a partire da un nucleo, da un seme, per
mezzo di aggiunte ofioriture, ma a partire da un volume arboreo, per
mezzo di tagli esottrazioni”.
Lo scrittore che pota corre il rischio
di ritrovarsi senza un giardino, unrischio che però in ogni caso è
necessario: “Silvio en El Rosedal” o “Al piedel acantilado”, forse i
suoi racconti migliori, producono, per così dire, uneffetto romanzesco,
nello stesso modo in cui le frasi di Ribeyro tendono asfiorare
l’intensità della buona poesia.
“Tratto da No Leer”, Alpha Decay 2012
Julio
Ramón Ribeyro (Lima, 1929-1994) è stato uno scrittoretimido e geniale.
Contemporaneo di García Márquez, Vargas Llosa e Cortázar, Ribeyroè
considerato uno dei pilastri del realismo urbano latinoamericano. Fra i
suoilavori è doveroso ricordare, oltre alle numerose raccolte di
racconti, iromanzi Cronaca di San Gabriel, I genietti della domenica e
Cambio de guardia,articoli e saggi sulla letteratura, fra cui Prosas
apátridas, opere teatrali,una raccolta di aforismi, Dichos de Luder, e i
suoi diari, La tentación del fracaso.
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