LETTERE DALL'EREMO : NUOVO PAPA - NUOVA CHIESA

Alla luce di questo principio, Saint-Simon lancia un attacco ai cattolici e ai protestanti, accusandoli di essere eretici per essersi allontanati dall’insegnamento di Cristo. Nei confronti del papa scrive: “Io sfido il papa, che si dice cristiano, che pretende di essere infallibile, che prende il titolo di vicario di Gesù Cristo, a rispondere alla accuse d’eresia che io muovo contro la Chiesa Cattolica”. Ed elenca: l’insegnamento “vizioso” degli uomini della gerarchia cattolica, la loro “ignoranza”, la “cattiva educazione dei seminaristi”, “la condotta contraria agli interessi della classe indigente”, “la creazione di istituzioni diametralmente opposte allo spirito del Cristianesimo come l’Inquisizione”, ecc.

Il libro di Saint-Simon ottenne grande successo, tanto da divenire un libro-programma per gli utopisti. Karl Marx, pur criticando l’utopismo, riprende alcune linee-guida di Saint-Simon, come il concetto dello “sfruttamento dell’uomo sull’uomo” e, soprattutto, lo slogan di stampo saint-simoniano, come principio-guida nella nuova società senza classi: “Ciascuno secondo le sue capacità, a ciascuno secondo i suoi bisogni”.
In Italia, il momento decisivo nei rapporti Chiesa/Stato è l’epoca del Risorgimento. L’elezione a pontefice di Pio IX aveva portato un’aria primaverile nella chiesa, tanto che Antonio Rosmini si sentì incoraggiato, nel 1846, a pubblicare l’opera “Delle cinque piaghe della Santa Chiesa”, in cui auspicava la fine del potere temporale e un ritorno alla Chiesa primitiva. L’ottimismo di Rosmini durò poco. Il suo libro fu proibito e messo all’Indice. Antonio Rosmini, qualche secolo dopo, è stato dichiarato beato dalla Chiesa!

Di fronte al fallimento della linea teologico-pastorale e alla grave questione morale sollevata dagli scandali nella chiesa, col gesto delle dimissioni Benedetto XVI si volge alla figura di fra Pietro da Morrone-Celestino V, mettendo in crisi la struttura di potere della Chiesa.
Perché è il potere la radice di ogni male, mentre l’esempio più significativo di Cristo è la scelta della “spoliazione” da ogni potere: “Cristo… spogliò (ekénosen) se stesso, assumendo la condizione di servo”. (Lettera di San Paolo ai Filippesi 2,6-8).

Solo una radicale riforma, con le linee-guida della trasparenza e del servizio, potrebbe riportare la Chiesa al suo primitivo candore, mediante:
- la soppressione dello Stato Città del Vaticano,
- l’eliminazione della Segreteria di Stato,
- l’abolizione delle Congregazioni pontificie e delle nunziature apostoliche,
- le diocesi “ridotte” a comunità autogestite,
- l’elezione dei vescovi dai rappresentanti delle comunità locali,
- l’abolizione dei seminari e l’ordinazione del clero senza il vincolo del celibato,
- l’abolizione dei Concordati
- ecc. ecc.


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