lunedì 11 febbraio 2013

LETTERA DALL'OSSERVATORIO




Lettera dall’Osservatorio .Domenica 10 febbraio 2013 S.Scolastica

Agli amici e frequentatori del blog  osservatoriodiconfine  (http://osservatoriodiconfine.blogspot.com/ )
Dal mese di settembre dello scorso anno  i post delle rubriche  del blog si sono diradati. Appaiono in questi mesi trascorsi,da allora ad oggi,  solo i link che richiamano l’attività poetica ospitata nel blog LeStanzeDellaPoesia  su Il Capoluogo.it. .L’assenza di altri post è dipesa  dall’impegno  di un trasloco e della relativa sistemazione logistica. 
Infatti dall’Eremo di Via vado di sole , nel quartiere Valle Pretara di L’Aquila  l’eremo si è trasferito  alla periferia della città. A undici chilometri  dal centro dell’Aquila a Rocca S. Stefano di Tornimparte . Dopo la sistemazione logistica , estremamente laboriosa a varie ragioni, si è provveduto a  ripristinare  la connessione alla rete per il cui sono pronto a riprendere le rubriche  dell’osservatorio.
Un blog nato nel  novembre del 2009 quando, di fronte alle evidenze del terremoto, alle esperienze della vita in tenda, alla riconquistata fragile normalità di un alloggio  “di quattro mura “ (né tela, né legno, nè lamiera  ma solide mura  di pietra  e calce )  ho sentito la necessità di dare vita ad un progetto  per altro ideato prima del terremoto.
Osservatorio  di confine  voleva e vuole fare esperienza di scrittura  attraverso due punto : l’osservazione e il confine.
Per chi come me ha lavorato per  alcuni  decenni in una istituzione chiusa ,l’osservatorio  di confine diventava ed è  un  modo proprio di aprire  quella istituzione  da una parte e di sperimentare dall’altra la visione che a’punto da quel confine si ha delle cose e del mondo.  Aprire dunque  ai “viandanti della  rete “ perché potessero  portare una notizia  , una idea , una buona parola  sul loro cammino a tutte le persone che  inc0ontravano e incontrano , nei luoghi dove  sostavano e sostano.
Naturalmente si trattava di costruire ,  con  le rubriche  un percorso di scrittura che  attraversasse poesia, narrativa,storia, antropologia, economia ,messe insieme trasversalmente  per offrire forse  un punto di riferimento  ma anche semplicemente un punto di incontro.
In alcuni momenti però questo progetto è stato  sopraffatto dall’impellente crudele necessità di guardare e piangere   su una città ( a Via vado di sole per mesi  la notte e il giorno ho sentito solo il latrato dei cani e ho visto luci accese nelle dimore che si potevano contare sulle dita di una mano ) . Una città distrutta in ogni senso. Tanto che a volte mi sono domandato che senso aveva restare lì. Ed era come presidiare un confine ( in senso reale e metaforico )  e ci sono rimasto  fino a quando le luci sono diventare più numerose e per le strade si sono cominciate a sentire voci.
Con la rubrica  ET TERRA MOTA EST  si è riflettuto  sull’evento del terremoto e sui problemi della ricostruzione   che stenta ancora oggi a partire. Questa rubrica è stata abbandonata nel maggio  del 2012    con l’impegno di riprenderla  per “fare i conti “ ( delle promesse e premesse elettorali, delle idee sulla nuova città  , sullo stato di avanzamento della ricostruzione  e non solo ).
Dal maggio dunque i post hanno impregnato l’attenzione proprio sul progetto iniziale.
Così a fianco di Sillabari,Ani9mali veri animali immaginari, Voci e storie dal silenzio,  Bibliofollia sono nate ad Hoc, Historica, Artefactum,Editoriali,  Settimo giorno, Canzoniere ,Gramsciana,  Poesie d’altri ed altre poesie,  La luna dei lunatici,  Camera oscura,Portfolio,  Mediterraneo, Elogi ed esortazioni  , Incipit, Cotto e crudo , Confini,  Occhio di Giuda, Linea d’ombra, , Micrologus, e da ultime Mirabilia Urbis  e Lettere dall’eremo.
Queste rubriche dunque contengono tutti i post pubblicati sul blog dal settembre 2009 al settembre 2012 . Tre anni di attività  che forse avevano bisogno di una sosta  E sosta c’ è stata . 
E allora dall’Eremo di Rocca S. Stefano si  riprende il cammino. Naturalmente la porta dell’eremo è aperta a tutti . L’ospitalità  davanti al fuoco del camino  (specialmente in questa stagione inclemente ) ed altre  cose per riscaldare  la mente (libri, grafica, ), l’anima (poesia, musica ) e il corpo (un buon bicchierozzo di rosso ,castagne e polenta ) è  qui sacra .

 




Eremo Rocca S. Stefano  Domenica 10 febbraio 2013 

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