martedì 16 aprile 2013

AD HOC : LE 8 COSE CHE IL SUPERMERCATO NON VUOLE CHE TU SAPPIA

AD HOC  :  LE 8 COSE CHE IL SUPERMERCATO NON VUOLE CHE TU SAPPIA



I RICERCATORI DEL MARKETING

Hanno lavorato anni per essere sicuri che l’ acquirentecomune guardi più prodotti possibili durante la spesa, perché più vedono, piùcomprano.Fare la spesa nel supermercato sembra una attività innocua. Tuttifacciamo la spesa almeno una volta a settimana senza però prestare troppaattenzione a ciò che accade dietro le quinte del supermercati. Il nostro mododi comprare è diventato una scienza fra le più studiate e con il maggior numerodi ricercatori nel mondo. “I ricercatori del marketing hanno lavorato per anniper essere sicuri che l’ acquirente comune guardi più prodotti possibilidurante la spesa, perché più vedono, più comprano”, questo è ciò che ha dettoMarion Nestle, autrice di What to Eat: An Aisle-by-Aisle Guide to Savvy FoodChoices and Good Eating. Quindi se vuoi essere un acquirente intelligente leggiquesti trucchetti e segreti nascosti nel supermercato.

1. I carrelli della spesa sono sporchi.

In accordo con gli studi fatti sui carrelli, più del 60% diquesti danno rifugio a batteri coliformi (la specie di batteri che si ritrovasulle toilette pubbliche!). Il Dr. Chuck Gerba, microbiologo dell’ Universitàdi Arizona dice :”Questi batteri potrebbero venire dalle verdure non ancoralavate, dai salumi non ancora spellati, dalle mani sporche dei clienti o daibambini che si siedono nei carrelli. Basta pensare che dove avete messo ibroccoli pochi minuti prima si trovava il sedere di un bambino”. Secondo gli studifatti da Gerba e sui collaboratori, i carrelli della spesa hanno più batteri ditutte le superfici da loro studiate, incluse le tavolette del wc e ipoggiatesta dei treni. Per evitare di sporcarsi con questi fastidiosi batteriGerba suggerisce di pulire il manico del carrello con dei fazzolettiigienizzati e di lavarsi le mani dopo aver fatto la spesa.

2. I cibi “amici dei bambini” sono disposti alla loroaltezza.

Chiunque faccia la spesa con dei bambini sa che deve porreattenzione alle cose che questi prendono e buttano nel carrello. Marion Nestledice :”Dico sempre ai genitori di non fare mai la spesa con i figli. Le scatolecon su disegnati dei cartoni animati sono sempre posizionati negli scaffali piùbassi dove anche i bambini ai primi passi possono arrivare”. Un viaggetto nelcorridoio dei cereali ve lo confermerà, Tara Gidus della American DieteticAssociation dice: “I cereali zuccherati sono al livello degli occhi deibambini, mentre quelli salutari e ricchi di fibre sono negli scaffali più alti“. E’ la stessa situazione che si ritrova ai registratori di cassa dove lecaramelle e le gomme sono strategicamente posti per incoraggiare acquistiimpulsivi di adulti e bambini che posso facilmente afferrare questi piccoliprodotti.

3. Affettano e tagliano i cibi in modo da poter aumentare ilprezzo.

Nel reparti cibi freschi possiamo trovare delle belle fettedi anguria già tagliate o verdure e insalata fresca lavate e tagliate. Nellazona macelleria il petto di pollo come anche le bistecche sono già affettate eanche marinate, pronte per essere cotte. Non si può negare che questi cibi giàtagliati rendano la vita più facile a anche i nutrizionisti concordano sulfatto che ciò fa aumentare il consumo di vegetali o frutta e quindi è una buonacosa per la salute. Bisogna però almeno tener presente che si sta pagando unsovraccarico di prezzo abbastanza elevato (alcune volte più del doppio, bastaleggere il prezzo al kilo e non della singola confezione) per una cosa chepotremmo fare da soli.

4. I cibi che fanno bene alla salute sono nascosti!

L’esempio classico è quello della pasta integrale che èposta negli scaffali più bassi o anche i cibi biologici che spesso hanno unpiccolissimo scaffale tutto loro vicino ai cibi etnici.

5. Le esposizioni alla fine della corsia sono lì perdistrarti dalla tua missione.

Marion Nestle dice: “Le compagnie alimentari pagano i negoziper posizionare i loro prodotti dove possono essere visti più facilmente, comead esempio nelle esposizioni alla fine delle corsie”. Il concetto è quello diposizionare oggetti ad alto profitto o anche gruppi alimentari come lecioccolate per ispirare acquisti compulsivi; e anche se alcune volte questeesposizioni sono usate per promuovere articoli in offerta le persone compranoanche se non ci sono offerte. Il Dr. Brian Wansink direttore del LaboratorioFood and Brand dell’ Università di Cornell e autore di Mindless Eating dice :”Le persone comprano il 30% in più di prodotti che sono posizionati nelleesposizione di quelli a metà del corridoio, anche perché pensiamo che il veroaffare si trova alla fine”.

6. Gli affari non sempre sono affari.

Chi può resistere ad offerte tipo “Compra 5 e ne hai unogratis”, o “3 per un Euro”? Apparentemente solo poche persone. Il Dr. BrianWansink dice: “Ogni volta che vediamo un numero in un cartello pubblicitario suuno scaffale compreremo circa il 30% in più di quel prodotto di quantointendevamo comprare” e quindi se compri di più di quanto hai bisogno non sarànecessariamente un affare! O ancora peggio ti farà consumare di più, sempreBrian Wansink ci dice : “Una volta che il prodotto è in casa lo mangerete anchesenza volerlo… è così un peccato buttare il cibo”. Infine se una scatola adesempio di tonno è pubblicizzata ad un prezzo più basso di un’altra fateattenzione alla quantità di tonno nella scatola e cercate di leggere qual’è ilprezzo al kilo. Aggiungo un commento del post su questo tema diprotonutrizione:” Avendo studiato marketing conosco questi trucchi ed altri,alcuni dei quali sono effettivamente molto efficaci. Uno ad esempio è metterel’indicazione “Promozione” “Offerta speciale” o simile senza per questo variareil prezzo del prodotto. Immancabilmente il tasso di rotazione di quel prodottoaumenterà in quando il consumatore tende a non memorizzare i prezzi deiprodotti, particolarmente se non si tratta di un bene ad acquisto ripetuto. Lacosa funziona ancora meglio se questi prodotti con riduzione di prezzo noneffettiva sono all’interno di una più ampia offerta promozionale con prodottiche hanno avuto un effettiva riduzione e gli esempi potrebbero continuare.Conoscendoli si riesce a non subirne gli effetti negativi ed a volte asfruttarli a proprio vantaggio.”

7. Camminerai nel negozio seguendo una strada obbligata

Non solo il percorso come tutti sanno è sempre obbligato acausa della disposizione degli scaffali ma nei grandi supermercati spesso siamoobbligati a seguire un percorso senza accorgercene. Il percorso “obbligato” èinfatti creato senza barriere architettoniche ma seguendo i bisogni primaridegli acquirenti tipo il pane, la pasta, il latte e le verdure; seguendo questipercorsi ci troveremo con il 60-70% di prodotti in più di quanto avevamopreventivato.

8. Non puliscono sempre come dovrebbero.

Gli ispettori dell’ Ufficio di Igiene spesso (almeno spero)controllano i supermercati alla ricerca di eventuali irregolarità. Potete peròfare una piccola ispezione da soli. Vi può bastare passare il dito sulla partealta degli scaffali per ritrovarlo pieno di polvere. Se poi vedete delle moschesappiate che possono portare dei batteri e, infine, se c’è polvere sulleconfezioni evitate di comprarle.


fonte : http://www.psichesoma.com

Eremo Rocca S.Stefano  martedì 16 aprile 2013

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