AD HOC : LE 8 COSE CHE IL SUPERMERCATO NON VUOLE CHE TU SAPPIA
I RICERCATORI DEL MARKETING
Hanno
lavorato anni per essere sicuri che l’ acquirentecomune guardi più
prodotti possibili durante la spesa, perché più vedono, piùcomprano.Fare
la spesa nel supermercato sembra una attività innocua. Tuttifacciamo la
spesa almeno una volta a settimana senza però prestare troppaattenzione
a ciò che accade dietro le quinte del supermercati. Il nostro mododi
comprare è diventato una scienza fra le più studiate e con il maggior
numerodi ricercatori nel mondo. “I ricercatori del marketing hanno
lavorato per anniper essere sicuri che l’ acquirente comune guardi più
prodotti possibilidurante la spesa, perché più vedono, più comprano”,
questo è ciò che ha dettoMarion Nestle, autrice di What to Eat: An
Aisle-by-Aisle Guide to Savvy FoodChoices and Good Eating. Quindi se
vuoi essere un acquirente intelligente leggiquesti trucchetti e segreti
nascosti nel supermercato.
1. I carrelli della spesa sono sporchi.
In
accordo con gli studi fatti sui carrelli, più del 60% diquesti danno
rifugio a batteri coliformi (la specie di batteri che si ritrovasulle
toilette pubbliche!). Il Dr. Chuck Gerba, microbiologo dell’
Universitàdi Arizona dice :”Questi batteri potrebbero venire dalle
verdure non ancoralavate, dai salumi non ancora spellati, dalle mani
sporche dei clienti o daibambini che si siedono nei carrelli. Basta
pensare che dove avete messo ibroccoli pochi minuti prima si trovava il
sedere di un bambino”. Secondo gli studifatti da Gerba e sui
collaboratori, i carrelli della spesa hanno più batteri ditutte le
superfici da loro studiate, incluse le tavolette del wc e ipoggiatesta
dei treni. Per evitare di sporcarsi con questi fastidiosi batteriGerba
suggerisce di pulire il manico del carrello con dei
fazzolettiigienizzati e di lavarsi le mani dopo aver fatto la spesa.
2. I cibi “amici dei bambini” sono disposti alla loroaltezza.
Chiunque
faccia la spesa con dei bambini sa che deve porreattenzione alle cose
che questi prendono e buttano nel carrello. Marion Nestledice :”Dico
sempre ai genitori di non fare mai la spesa con i figli. Le scatolecon
su disegnati dei cartoni animati sono sempre posizionati negli scaffali
piùbassi dove anche i bambini ai primi passi possono arrivare”. Un
viaggetto nelcorridoio dei cereali ve lo confermerà, Tara Gidus della
American DieteticAssociation dice: “I cereali zuccherati sono al livello
degli occhi deibambini, mentre quelli salutari e ricchi di fibre sono
negli scaffali più alti“. E’ la stessa situazione che si ritrova ai
registratori di cassa dove lecaramelle e le gomme sono strategicamente
posti per incoraggiare acquistiimpulsivi di adulti e bambini che posso
facilmente afferrare questi piccoliprodotti.
3. Affettano e tagliano i cibi in modo da poter aumentare ilprezzo.
Nel
reparti cibi freschi possiamo trovare delle belle fettedi anguria già
tagliate o verdure e insalata fresca lavate e tagliate. Nellazona
macelleria il petto di pollo come anche le bistecche sono già affettate
eanche marinate, pronte per essere cotte. Non si può negare che questi
cibi giàtagliati rendano la vita più facile a anche i nutrizionisti
concordano sulfatto che ciò fa aumentare il consumo di vegetali o frutta
e quindi è una buonacosa per la salute. Bisogna però almeno tener
presente che si sta pagando unsovraccarico di prezzo abbastanza elevato
(alcune volte più del doppio, bastaleggere il prezzo al kilo e non della
singola confezione) per una cosa chepotremmo fare da soli.
4. I cibi che fanno bene alla salute sono nascosti!
L’esempio
classico è quello della pasta integrale che èposta negli scaffali più
bassi o anche i cibi biologici che spesso hanno unpiccolissimo scaffale
tutto loro vicino ai cibi etnici.
5. Le esposizioni alla fine della corsia sono lì perdistrarti dalla tua missione.
Marion
Nestle dice: “Le compagnie alimentari pagano i negoziper posizionare i
loro prodotti dove possono essere visti più facilmente, comead esempio
nelle esposizioni alla fine delle corsie”. Il concetto è quello
diposizionare oggetti ad alto profitto o anche gruppi alimentari come
lecioccolate per ispirare acquisti compulsivi; e anche se alcune volte
questeesposizioni sono usate per promuovere articoli in offerta le
persone compranoanche se non ci sono offerte. Il Dr. Brian Wansink
direttore del LaboratorioFood and Brand dell’ Università di Cornell e
autore di Mindless Eating dice :”Le persone comprano il 30% in più di
prodotti che sono posizionati nelleesposizione di quelli a metà del
corridoio, anche perché pensiamo che il veroaffare si trova alla fine”.
6. Gli affari non sempre sono affari.
Chi
può resistere ad offerte tipo “Compra 5 e ne hai unogratis”, o “3 per
un Euro”? Apparentemente solo poche persone. Il Dr. BrianWansink dice:
“Ogni volta che vediamo un numero in un cartello pubblicitario suuno
scaffale compreremo circa il 30% in più di quel prodotto di
quantointendevamo comprare” e quindi se compri di più di quanto hai
bisogno non sarànecessariamente un affare! O ancora peggio ti farà
consumare di più, sempreBrian Wansink ci dice : “Una volta che il
prodotto è in casa lo mangerete anchesenza volerlo… è così un peccato
buttare il cibo”. Infine se una scatola adesempio di tonno è
pubblicizzata ad un prezzo più basso di un’altra fateattenzione alla
quantità di tonno nella scatola e cercate di leggere qual’è ilprezzo al
kilo. Aggiungo un commento del post su questo tema diprotonutrizione:”
Avendo studiato marketing conosco questi trucchi ed altri,alcuni dei
quali sono effettivamente molto efficaci. Uno ad esempio è
metterel’indicazione “Promozione” “Offerta speciale” o simile senza per
questo variareil prezzo del prodotto. Immancabilmente il tasso di
rotazione di quel prodottoaumenterà in quando il consumatore tende a non
memorizzare i prezzi deiprodotti, particolarmente se non si tratta di
un bene ad acquisto ripetuto. Lacosa funziona ancora meglio se questi
prodotti con riduzione di prezzo noneffettiva sono all’interno di una
più ampia offerta promozionale con prodottiche hanno avuto un effettiva
riduzione e gli esempi potrebbero continuare.Conoscendoli si riesce a
non subirne gli effetti negativi ed a volte asfruttarli a proprio
vantaggio.”
7. Camminerai nel negozio seguendo una strada obbligata
Non
solo il percorso come tutti sanno è sempre obbligato acausa della
disposizione degli scaffali ma nei grandi supermercati spesso
siamoobbligati a seguire un percorso senza accorgercene. Il percorso
“obbligato” èinfatti creato senza barriere architettoniche ma seguendo i
bisogni primaridegli acquirenti tipo il pane, la pasta, il latte e le
verdure; seguendo questipercorsi ci troveremo con il 60-70% di prodotti
in più di quanto avevamopreventivato.
8. Non puliscono sempre come dovrebbero.
Gli
ispettori dell’ Ufficio di Igiene spesso (almeno spero)controllano i
supermercati alla ricerca di eventuali irregolarità. Potete peròfare una
piccola ispezione da soli. Vi può bastare passare il dito sulla
partealta degli scaffali per ritrovarlo pieno di polvere. Se poi vedete
delle moschesappiate che possono portare dei batteri e, infine, se c’è
polvere sulleconfezioni evitate di comprarle.
fonte : http://www.psichesoma.com
Eremo Rocca S.Stefano martedì 16 aprile 2013
martedì 16 aprile 2013
AD HOC : LE 8 COSE CHE IL SUPERMERCATO NON VUOLE CHE TU SAPPIA
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