I RICERCATORI DEL MARKETING

1. I carrelli della spesa sono sporchi.
In accordo con gli studi fatti sui carrelli, più del 60% diquesti danno rifugio a batteri coliformi (la specie di batteri che si ritrovasulle toilette pubbliche!). Il Dr. Chuck Gerba, microbiologo dell’ Universitàdi Arizona dice :”Questi batteri potrebbero venire dalle verdure non ancoralavate, dai salumi non ancora spellati, dalle mani sporche dei clienti o daibambini che si siedono nei carrelli. Basta pensare che dove avete messo ibroccoli pochi minuti prima si trovava il sedere di un bambino”. Secondo gli studifatti da Gerba e sui collaboratori, i carrelli della spesa hanno più batteri ditutte le superfici da loro studiate, incluse le tavolette del wc e ipoggiatesta dei treni. Per evitare di sporcarsi con questi fastidiosi batteriGerba suggerisce di pulire il manico del carrello con dei fazzolettiigienizzati e di lavarsi le mani dopo aver fatto la spesa.
2. I cibi “amici dei bambini” sono disposti alla loroaltezza.

3. Affettano e tagliano i cibi in modo da poter aumentare ilprezzo.
Nel reparti cibi freschi possiamo trovare delle belle fettedi anguria già tagliate o verdure e insalata fresca lavate e tagliate. Nellazona macelleria il petto di pollo come anche le bistecche sono già affettate eanche marinate, pronte per essere cotte. Non si può negare che questi cibi giàtagliati rendano la vita più facile a anche i nutrizionisti concordano sulfatto che ciò fa aumentare il consumo di vegetali o frutta e quindi è una buonacosa per la salute. Bisogna però almeno tener presente che si sta pagando unsovraccarico di prezzo abbastanza elevato (alcune volte più del doppio, bastaleggere il prezzo al kilo e non della singola confezione) per una cosa chepotremmo fare da soli.
4. I cibi che fanno bene alla salute sono nascosti!

5. Le esposizioni alla fine della corsia sono lì perdistrarti dalla tua missione.
Marion Nestle dice: “Le compagnie alimentari pagano i negoziper posizionare i loro prodotti dove possono essere visti più facilmente, comead esempio nelle esposizioni alla fine delle corsie”. Il concetto è quello diposizionare oggetti ad alto profitto o anche gruppi alimentari come lecioccolate per ispirare acquisti compulsivi; e anche se alcune volte questeesposizioni sono usate per promuovere articoli in offerta le persone compranoanche se non ci sono offerte. Il Dr. Brian Wansink direttore del LaboratorioFood and Brand dell’ Università di Cornell e autore di Mindless Eating dice :”Le persone comprano il 30% in più di prodotti che sono posizionati nelleesposizione di quelli a metà del corridoio, anche perché pensiamo che il veroaffare si trova alla fine”.
6. Gli affari non sempre sono affari.

7. Camminerai nel negozio seguendo una strada obbligata
Non solo il percorso come tutti sanno è sempre obbligato acausa della disposizione degli scaffali ma nei grandi supermercati spesso siamoobbligati a seguire un percorso senza accorgercene. Il percorso “obbligato” èinfatti creato senza barriere architettoniche ma seguendo i bisogni primaridegli acquirenti tipo il pane, la pasta, il latte e le verdure; seguendo questipercorsi ci troveremo con il 60-70% di prodotti in più di quanto avevamopreventivato.
8. Non puliscono sempre come dovrebbero.
Gli ispettori dell’ Ufficio di Igiene spesso (almeno spero)controllano i supermercati alla ricerca di eventuali irregolarità. Potete peròfare una piccola ispezione da soli. Vi può bastare passare il dito sulla partealta degli scaffali per ritrovarlo pieno di polvere. Se poi vedete delle moschesappiate che possono portare dei batteri e, infine, se c’è polvere sulleconfezioni evitate di comprarle.
fonte : http://www.psichesoma.com

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