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ET TERRA MOTA EST : Comitati e associazioni per un terremoto
Boom di comitati e associazioni, il terremoto che non t'aspetti
Sono
tanti, giovani e pieni di idee. E della new town nonsanno che farsene.
Il loro motto è: «Dov'era ma non com'era». Obiettivo numerouno: la
riapertura di bar, associazioni, sedi di partito e oratori. Viaggioalla
scoperta di un attivismo spontaneo di cui è difficile persino tracciare
iconfini
«L'Italia è un Paese vecchio». È una litania ormai. Tutti
in tv, suigiornali parlano di un Paese con le rughe, anziano. L'Aquila è
incontrotendenza. Dopo il sisma è stato il fermento giovanile, la
voglia deiragazzi, a prendere per mano genitori, zii, nonni e a
trascinarli fuoridall'incubo, a superare lo shock e ricominciare. Un
secondo terremoto ha scossola città. «Dire quanti siano i comitati non
posso proprio farlo, e neanchequante persone vi siano impegnate. So solo
che siamo parecchi», spiega ElisaCerasoli, che si occupa
dell'ufficio stampa di Collettivo 99, uno deicomitati, e che prova a
fare da guida dantesca in questo turbinio di realtà.Ogni comitato ha il
suo scopo e il suo perché. Ognuno si occupa di unparticolare e tutti del
bene dell'Aquila e degli aquilani. Il Collettivo, chein realtà non
c'entra nulla con le realtà studentesche di sinistra, «un
nomedisgraziato purtroppo», ride Elisa, si occupa della ricostruzione
dal punto divista tecnico. Tutti quelli che ne fanno parte, circa 70
trentenni, sonoingegneri, architetti o geologi e propongono soluzioni
alternative di ricostruzioneche integrino o sostituiscano i progetti
statali. «La Protezione civile nonsta ricostruendo L'Aquila ma sta
costruendo altro, la famosa New Town che connoi non c'entra» spiega Marco Morante,
architetto e referente per ilcomitato, «la nostra non è un'alternativa,
ma, a quanto pare, l'unica proposta.Vogliamo una riconversione
dell'Aquila che rispetti il motto "Dov'era manon com'era". In modo che
sia sostenibile, energeticamente autosufficientee a basso impatto
ambientale».
Il
concetto alla base di tutto è però «il processo». Una ricostruzione
cioè perfasi che risulti vivibile sin da subito. «La città deve tornare
viva fin dallaprossima primavera. Strutture e attrezzature che rendano
la città fruibile,anche durante la fase di cantiere, e che permettano
l'incontro». Riapertura dibar, associazioni, sedi di partito e oratori.
Per tutti la dimensione sociale èuno degli obiettivi. Anche per 3e32 -
dall'ora del terremoto -, un comitatodella prima ora «nato
spontaneamente dall'incontro con un po' di amici nelgiardino di uno di
noi», rivela Sara Vegni. 3e32 si occupa dellaprotesta in senso
stretto. E i risultati sono importanti, tutti conosconoslogan come «Yes,
we camp!» o «Last Ladies» che si sono, per la loro semplicitàe ironia,
guadagnati le prime pagine di tutti i giornali nazionali. «Ognigiorno
proponiamo un'iniziativa diversa per fare in modo che l'attenzione
nonscemi», spiega Sara.
I
comitati cittadini sono una realtà territoriale e durante il G8 non
hannopreso parte alle contestazioni dei no global venuti da fuori. Tutti
tranneEpicentro Solidale. «Abbiamo un lungo percorso politico legato
all'estremasinistra. La nostra partecipazione è stata assolutamente
naturale», spiega ilportavoce Stefano Frezza. Epicentro Solidale
«ha messo in piedi unalavanderia, una stireria, un cineforum e una
biblioteca, oltreall'installazione di pannelli solari per scaldare
l'acqua». Mentre oggil'attenzione è rivolta alla campagna «100%» che
vuole ottenere il risarcimentototale del danno del sisma e non secondo i
tetti di spesa. «Una vittorial'abbiamo già ottenuta, quantomeno sulla
prima casa pagherà tutto lo Stato». Ilrapporto con le istituzioni e le
battaglie burocratiche con gli enti pubblicihanno prodotto la nascita di
un comitato ad hoc: Rete AQ. Ettore Di Cesare,laureato in
matematica e titolare di un corso all'università di Scienza
dellaComunicazione, racconta che Rete AQ sta presentando «una proposta
diregolamento di partecipazione della cittadinanza alle scelte di
Comune,Provincia e Regione, che secondo noi va istituzionalizzata per
entrare a pienotitolo nello statuto comunale e diventare legge
regionale».
.vita.it/mondo/emergenze/boom-di-comitati-associazioni-il-terremoto-che-non-t-aspetti.html
Eremo Rocca.S.Stefano , lunedì 8 marzo 2013
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