ARTE FACTUM : Il poetico mondo della Pimpa

Dalle parole dello stesso Altan,nelle numerose interviste e interventi, apprendiamo il significato dell’amicizia per la Pimpa, il suo sguardostupito, fantasioso e meravigliato sulla realtà: lo sguardo dell’infanzia,luogo in cui tutto è possibile.
Il mondo di Pimpa è un mondo generoso, solidale, creativo, dove la cagnolina apois si muove a suo agio, in armonia con esso: il suo comportamentoesprime una radicale fiducia verso un presente con cui è in comunione fraterna.
Ma anche un mondo poetico in cui la natura si anima e si prodiga secondo i voleri della cagnolina che con suo “cipenso io “ sembra rassicurare il mondo per i problemi che il mondo si pone: nonarriva la primavera perché i semi dormono ancora, o perché si è gelata la macchina perscongelare le nuvole, oppure l’omino –autunno che si fa aiutare a dipingere le foglie di giallo, fa merenda conil formaggio dell’Armando esconsolatamente afferma che è quasi inutile perché il vento le farà cadere.
E poi quendo mondo estraniato , sognante e fuori dal mondo.Dove vive la Pimpacon l’Armando ?Una volta vanno al mare a piedi, poi si distendono vicino ad unfiumiciattolo di montagna e successivamente ammirano la natura docile dellecolline senesi. Di sicuro vivono ad un tiro di schioppo dall’Africa e anchedall’India, dove la cagnetta va quasiogni giorno, per tornare alla sera dal suo Armando che le ripete continuamente “ non faretardi “ E poi quel latte bevuto prima di dormire sa di poetica casalinga tranquillità.

La Pimpacon la sua poesia sulla quotidianità che diventa però sempre straordinariaperché è quella a misura di innocenza e di infanzia che abbiamo perduto ci aiuta a sopravvivere rendendo il mondoun posto migliore e pieno di ogni forma di bontà e generoso altruismo – anche daparte di rettili schifosi, leoni grandissimi e razzi atomici – .Perchèl'infanzia è un territorio neutro, un paradiso dove tutto è possibile, comeandare sulla luna e poi tornare la sera nel proprio lettino. Proprio come faPimpa. Età di lettura.


E sempre a proposito del primo assunto di questa riflessione“ il mondo poetico della Pimpa, le sue avventure mi fanno pensare a due poesiedi Emily Dickinson.La prima dice .
L'acqua, è insegnata dalla sete.
La terra, dagli oceani attraversati.
La gioia, dal dolore.
La pace, dai racconti di battaglia.
L'amore, da un'impronta di memoria.
Gli uccelli, dalla neve.
La seconda afferma :
Così una Margherita è svanita
Dai campi quest'oggi -
Così in punta di piedi molte ciabatte
Sulla via del Paradiso -
Filtrata così, in cremisi bolle
La calante marea del giorno -
Fiorendo - saltellando - fluendo -
Siete dunque con Dio?

Mi avevano lasciato solo
nella campagna, sotto
la pioggia fina, solo.
Mi guardavano muti
meravigliati
i nudi pioppi. soffrivano
della mia pena. pena
di non saper chiararnente...
E la terra bagnata
e i neri altissimi monti
tacevano vinti. Sembrava
che un dio cattivo
avesse con un sol gesto
tutto pietrificato.
E la pioggia lavava quelle pietre.
E mi fa pensare a “Uccelli”,di Mario Luzi, in cui il volodegli uccelli è trasfigurato a parabola di una condizione umana caratterizzatada particolari stati d’animo.
Il vento è un'aspra voce che ammonisce
per noi stuolo che a volte trova pace
e asilo sopra questi rami secchi.
E la schiera ripiglia il triste volo,
migra nel cuore dei monti, viola
scavato nel viola inesauribile,
miniera senza fondo dello spazio.
Il volo è lento, penetra a fatica
nell'azzurro che s'apre oltre l'azzurro,
nel tempo ch'è di là dal tempo; alcuni
mandano grida acute che precipitano
e nessuna parete ripercuote.
Che ci somiglia è il moto delle cime
nell'ora - quasi non si può pensare
né dire - quando su steli invisibili
tutt'intorno una primavera strana
fiorisce in nuvole rade che il vento
pasce in un cielo o umido o bruciato
e la sorte della giornata è varia,
la grandine, la pioggia, la schiarita.
Post dedicato a Marianna che vede sempre le avventure della Pimpa in tivvù e frequentemente afferma come la stessa Pimpa “ ci penso io” ma…a suo modo.

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