SILLABARI : Amicizia ( II )
Epicuro però afferma “ non è amico né chi cerca sempre l’utile , né chi mai lo congiunge all’amicizia ; l’uno fa traffico dei favori con il sentimento della riconoscenza, l’altro uccide la speranza per il futuro”
Sembra interessante e importante questa linea intermedia nel considerare appunto come abbiamo fatto anche nel post precedente l’amicizia. In realtà la linea mediana non ci aiuta a svelare quell’approccio globale a cui sembra portarci la riflessione sul l sentimento dell’amicizia. Certo può essere riduttivo la tradizionale contrapposizione tra egoismo e virtù se andiamo a considerare tutto l’uomo , nella sua interezza e non solo parti delle sue dimensioni a volte contrapposte le une all’altra.
E proprio per un approccio globale che scrive Gregorio Piaia ordinario di storia della filosofia all’Università di Padova : “ Ci appare invece più adeguato un approccio globale al tema dell’amicizia, che, lasciato sullo sfondo la tradizionale contrapposizione egoismo-virtù, troppo intellettualistica , scavi a fondo nella integralità e complessità della persona umana. Da questo punto di vista l’amicizia è un atteggiamento che investe tutto l’uomo e non solo una sua dimensione in alternativa a un’altra, per cui è necessario ricorrere ad altri elementi oer chiarirne la strutture e il funzionamento.
Uno spunto prezioso in tal senso ci è offerto da Gabriel Marcel quando, nell’approfondire il tema della dignità umana , distingue la prospettiva dell’uguaglianza da quella della fraternità. La prima è essenzialmente rivendicativa ed ego-cerntrica e reca in sé le stimmate del risentimento , così ben analizzato da Nietzsche e poi da Max Scheler. . La seconda è etero-centrica ed è estranea alle istanze di competizione o di rivendicazione egualitaria . ‘ Sei mio fratello, e perché sei mio fratello godo non soltanto di ciò che ti capita di bello , ma anche di constatare la tua superiorità. Perché dovrei provare il bisogno di essere uguale a te ? Siamo fratelli con tutte le nostre diversità, e perchè queste diversità non dovrebbero comportare delle disuguaglianze , in tuo favore non dirò certo a mio detrimento? Perché dal momento che siamo fratelli , lo splendore che emana dai tuoi doni, daio tuoi gesti, o dalle tue opere si riverbera anche su di me …” Si dirà che è una prospettiva troppo ideale , addirittura patetica se riferita alla società odierna , che sembra retta sulla competitività sfrenata e dell’esclusiva ricerca dell’utile. V’è però da chiedersi se la risposta del senso della fraternità , con la conseguente accettazione e valorizzazione delle diversità dell’altro , vissuta come un dono anziché una limitazione , non possa essere la via per giungere a un rapporto amicale adulto , al di là delle amicizie , ordinarie e abituali che – citiamo ancora Montagne - sono soltanto dimestichezze e familiarità annodate per qualche circostanza o vantaggio.
Amicizia adulta dunque . Eppure se leggiamo le pagine che il filosofo e saggista francese Alain ha dedicato alle amicizie in Les idée set les ages (1927) cogliamo alcuni spunti che inducono ad una riflessione ulteriore. V’è differenza tra l’amore e l’amicizia - osserva Alain – dal mommento che non si vede affatto invecchiare chi si ama , ma si vede invecchiare il proprio amico .
Anche nell’amicizia come nell’amore vige comunque una sorta di giuramento , che però non impedisce affatto di vedere e giudicare ma fa sì che si dimentichi di aver visto e giudicato.
E ancora ‘ perdonare – dice il proverbio , non è dimenticare . Se è così nell’amicizia vi è qualcosa di più del perdono . L’amicizia cancella . E’ uno sguardo nuovo che l’amico trova. Uno sguardo pulito . Uno sguardo bambino … ( …) La diposizione all’amicizia riguarda così l’infanzia ed in ogni epoca essa è segno d’infanzia.”
[Fonti Antologia L’amicizia secondo i filosofi a cura di M Baldini Roma. Città Nuova, 1998 ; L. Pizzolato L’idea di amicizia nel mondo antico classico e cristiano, Torino , Einaudi , 1993; J Derida Politiche dell’amicizia Milano, Cortina ,1995,; G: Marcel La dignità umana e le sue matrici esistenziali Torino Leumann Elle Di Ci , 1983 ]
Eremo Via vado di sole , L’Aquila,mercoledì 14 dicembre 2011
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