Il giallo seppia delle foto anni settanta
il rosso amarena del cielo della città
quelli trascorsi sono tanti gli anni e in fondo
pochi ancora quelli che restano ;
tanto quello che abbiamo sottratto e l’aritmetica
delle terzine della caducità:
venti chili in meno ,capelli lunghi
e sempre sporchi
lunghe rughe disordinate
ma non fa niente quello che importa
sono le persone capitate per caso
nella vita ,quelle che ci hanno dato tutto
quelle che si sono portate via tutto.
Quello che importa è costringere cuore, tendini e nervi
a servire al corpo quando sono da tempo sfiniti,
a servire al corpo quando sono da tempo sfiniti,
e a tenere duro quando in te non resta altro.
Ma poi non importa nemmeno
tanto perché
“Portami il tramonto in una tazza
conta le anfore del mattino
le gocce di rugiada.
Dimmi fin dove arriva il mattino
quando dorme colui che tesse
d’azzurro gli spazi.”(1)
d’azzurro gli spazi.”(1)
perché allora , solo allora
sarò capace di fuggire da
una semplice giornata
“quando ogni mattina ti s-cervelli
“quando ogni mattina ti s-cervelli
per trascrivere i sogni,
ti radi innanzi allo specchio facendo le smorfie,
dai da mangiare ai gatti e ti allacci le scarpe,
poi ti guardi allo specchio e non ti piaci.” (2)
E sarà un volo ,un grande volo
là dove dorme il rosso amaranto del cielo
il giallo seppia di quello che ancora sarà.
(2)Li Puma, Come pietre lucenti, Lieto Colle, Faloppio
(Co), 2012
Eremo Rocca Santo Stefno iovedì 31 dicembre 2015
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