domenica 4 luglio 2010

DI GIORNO IN GIORNO .Versi d'altri e altri versi : Tahar Ben Jelloun

DI GIORNO IN GIORNO . Versi d’altri e altri versi :Tahar Ben Jelloun

Provocazioni e messe alla prova

1.
Ritirata

Il dispiacere è ciò che cade a
brandelli da un corpo arrugginito di
tristezza.
Eppure senza dispiacere il lutto
sarebbe pane secco,senza sapore e
senza aromi.
La fine del lutto è la più bella ricompensa
dell’assenza.
E’ la morte che si scusa e si ritrae dalla
memoria.

2.
La lampadina

Amare è la più bella delle debolezze .
E’ anche il modo peggiore di cadere
all’infinito dall’alto di una muraglia
Di perdere l’equilibrio quando si è
appollaiati in cima ad una scala per
cambiare
una lampadina .

3.
Kavafis

Il poeta testimonia ciò che non ha
Mai visto e vissuto. Costantino
Kavafis dice quasi la stessa cosa.
“La verità non basta ma il poeta è
testimone anche di quel che non ha
visto.” Cosa che significherebbe
che la verità appartiene solo ai
vincitori”.

4.

Labirinti

Abbiamo tutti, nascosto in noi
stessi, un labirinto.La notte lo
attraversa e vi deposita dei sogni e
talvolta degli incubi . Non per
forza è complicato . Talvolta è
rettilineo ,dritto come
un’autostrada che porta
alla tomba

Traduzione di Anna Maria Lorusso . da La domenica del Sole 24 ore del 4.07.2010.
Tahar Ben Jelloun leggerà Cinquanta paradossi , da cui sono tratte le poesie di cui sopra alla Milanesina 2010 Letteratura musica cinema e scienza martedì sera ore 21 Sala Buzzati Tema della rassegna milanese è appunto quest’anno Il paradosso .
Le foto sono opere di Escher

Eremo Via Vado di sole, L’Aquila , domenica 4 luglio 2010

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