Come un suono naturale – poesie –
1.
Le montagne ammucchiate ,
sprofondate nel verde
coraggioso e confuso
di questa terra furiosa;
nel firmamento gommoso e acceso
d’un cielo di latte e catrame
un pennello è sceso
a dipingere la città
mordendo gli edifici
a grandi bocconi di sconquasso .
Per il sospetto di una tenia
che a stento sgombera
i detriti
macerie e devastazioni
piangono
riflesse su un grembo
di entusiasmi e visioni
d’una natività
raccolta da questa terra
all’improvviso
per una speranza anch’essa improvvisa
improvvisata e a lungo desiderata.
2.
“ Salvo imprevisti
arriverò alle quattro”
recita il suono affannato
del primo violino dei secondi
nella scena
che non riesce a controllare
gli orologi .
Salvo imprevisti
è il ritornello d’un’anima
entusiasta
per la voglia di luce .
La luce del giorno
che salvo imprevisti
arriverà anche stamattina.
3.
Le stelle lunghe d’una notte
di velluto
tra rumori densi dentro
la carne ardente ;
come i gerani sul davanzale
della finestra
urtano stanotte il firmamento
appoggiati come stanno
sul davanzale che sembra
un orlo rivoltato di terra
così le stelle urtano il sonno
che non sa farsi strada
tra le macerie delle cose
che si specchiano sulle facce
della gente
riviste in un lampo
dopo un giorno trascorso
senza affetto e senza passione .
4.
I seni piatti come il dorso d’una mano
Su un ventre fiorito di gerani ardenti ,
gli occhi soffocati nel desiderio
della pelle ;
un bacio lungo come un sentiero
attraverso l’anima ,
l’amore indimenticabile come una spirale
di calore d’una sera d’estate,
il canto d’una bimba sul prato smeraldo
e il suo volto grande con l’ombra
dei capelli bruni
accennata sulle guance.
L’aria palpitante sulle parole
pronunciate nella stanza
dalla porta socchiusa ,
il mormorio del tempo
sul tuo ultimo silenzio .
5.
Tristi cappelli
sulla testa della gente
in fila alla cassa
semiautomatica
d’una biglietteria automatica
mentre la suoneria del treno
in partenza
non smette dì incantare
con la sua voce di rame
i tristi cappelli
di tutta quella gente.
Eremo Via vado di sole , L'Aquila, domenica 7 agosto 2011
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