BIBLIOFOLLIA : La biblioteca teatrale Burcardo

“Finalmmente ha riaperto: sette anni per raccogliere i fondi e quattro per i lavori. Oggi,però, dopo questo lungo e faticoso iter, Roma ha di nuovo la sua prestigiosa biblioteca teatrale del Burcardo, tra le più importanti in Italia del settore. II risultato è straordinario. Il palazzetto tardogotico, in via del Sudario 44, alle spalle di piazza Argentina, di proprietà del Comune, è stato completamente restaurato dalla Siae (la Società autori ed editori lo ha in uso dal 1926), che lo ha trasformato in un raffinato e colto luogo di studio e di consultazione, degno di una capitale europea.


«In anni recenti», ha sottolineato ancora Villevieille Bideri, «sono pervenuti i circa tremila volumi appartenuti a Carlo Emilio Gadda, i copioni di Eduardo De Filippo, di Cesare Giulio Viola e di
Luciano Mondolfo». Materiale preziosissimo.

Anche la storia del palazzetto del Burcardo ha un suo fascino e per gli appassionati di antichità romane rimane fonte di interesse. Fu, infatti, un vescovo tedesco, Johannes Burckardt, a farlo costruire a cavallo tra il Quattro e gli inizi del Cinquecento. Nato a Strasburgo, il prelato si trasferì a Roma nel 1479. Entrato al servizio del soglio pontificio nel periodo di maggiore sfarzo, diventò cerimoniere di ben quattro pontefici fra cui papa Alessandro VI. Dall'edificio si elevava una torre, forse preesistente, che avrebbe dato il nome all'intera zona sulla quale fu trovata l'iscrizione "argentina". Questo aggettivo deriva dal nome antico di Strasburgo, Argentoratum, probabilmente perché Burckardt usava far seguire al proprio nome la qualifica di episcopus argentinensis. Furono i Cesarini, proprietari dell'intera zona, a prendere possesso dell'edificio alla morte del vescovo e ne cambiarono la fisionomia. Purtroppo l'attuale Palazzetto del Burcardo è un pallido ricordo di ciò che fu: i numerosi rimaneggiamenti, gli sventramenti dovuti alla costruzione del teatro Argentina, ne hanno cambiato l'aspetto. Tuttavia, per i romani e per Roma, la sua ristrutturazione e il nuovo allestimento della biblioteca (la Siae ha aperto anche un sito Internet) rappresentano una bella conquista.
Giuseppina Rocca “A come Amleto Z come zio Vania: riapre, restaurato, il Burcardo Il Messaggero 17 dicembre 1998

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