LINEA D’OMBRA: In otto minuti abbiamo fatto fuori una bottiglia di vodka


«il 15,3 della ragazzine tra gli 11 e i 15 anni ha già consumato alcol in modo non salutare, cioè al fuori dai pasti o in misura eccessiva- spiega Emanuele Scafato, il medico che guida l'Osservatorio - per questo cerchiamo di richiamare l'attenzione di governo e amministratori sulle regole di un mercato che rischia di apparire conveniente rispetto ad altri, e produce modalità sempre meno
controllate e controllabili di consumo, come l'abitudine di comprare al supermercato e bere in piazza". La gara a chi si sbronza di più e più in fretta è ben documentata sui social network: "Guardate il video di me e della Dany sabato sera, in otto minuti abbiamo fatto fuori una bottiglia di vodka, e io non ho neppure vomitato. Mitico", diffonde agli amici una liceale di Brescia che si firma ubriaca for ever.

«Oggi sappiamo che fino a vent'anni il cervello può continuare a svilupparsi - dice Scafato -e chiediamo che il divieto di vendita sia spostato verso questa età». A Parma e a Ravenna sono nati centri di accoglienza rivolti specialmente alle donne, che oltre al, rischio metabolico guadagnano, insieme ai bicchieri di troppo, il 7 per cento di possibilità in più di ammalarsi di cancro. «Bevono per dimenticare il futuro», ha scritto nel suo "Ragazzi ubriachi" Flavio Pagano: uno su tre racconta di essersi ubriacato almeno una volta, mentre il 25 per cento delle morti accidentali di ragazzi tra i 15 e i 29 anni in Europa è riconducibile all' alcol. Ce ne sarebbe abbastanza per stare attente. Invece, si discute sul rapporto che lega alcol e. seduzione: «Bevo una birra o due per essere meno timida quando sono con gli altri», racconta Simona, 15 anni, intervistata per la ricerca di prevenzione ragazzi.it, mentre Lucrezia, più esplicita, racconta: «Tutte le volte che sono stata con qualcuno avevo bevuto». «Se non bevi hai più controllo», dice l'opuscolo rivolto. alle giovanissime dal ministero della Salute. Ma a quindici anni chi vuole averlo davvero?

Quali sono i gruppi più a rischio?
«Le giovanissime, dai 14 anni in su, che vogliono bruciare le tappe e differenziarsi dal modello materno. Bere troppo è uno dei mezzi più facili, e si crede, a torto, di poterlo controllare, mentre altre sostanze come le vecchie e nuove droghe fanno più paura. Per questo i maschi si drogano di più, mentre la distanza maschi-femmine nel consumo di alcol diventa sempre più piccola».
Come si può prevenire l'eccesso?
«Proponendo modelli di differenza, rafforzando bambine e ragazze nell'idea che essere diverse è un valore e un elemento di forza e di fascino. È comprensibile che una ragazza non voglia essere o apparire debole e subordinata, ma il compito dei genitori è mostrarle che si può essere forti in modo diverso se si è femmine, e che questa differenza è spiazzante, affascinante, mentre l'imitazione al ribasso non lo è».
I divieti sono utili? ,
«Assai poco. Vale di più riuscire a far capire che per essere una donna forte domani è meglio restare se stesse che fare come i compagni».
I numeri
12 anni , l’età media del primo consumo di alcol in Italia
8,6% le ragazze che hanno già provato il binge drinking
6,8% le ragazze considerate a rischio –alcol tra i 18 e 24 anni in Italia. In Europa la media è 14.6%
9 su 10 consumano alcol il sabato sera in discoteca
Vera Schiavazzi Alcol pari opportunità. Adesso le donne bevono come i maschi La repubblica 20 agosto 2011

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