ANIMALI VERI ANIMALI IMMAGINARI : Il gatto



Purtroppo la maggior parte dei piccoli felini travolti nel fuoco distruttore della superstizione e della lotta implacabile ad ogni presunta forma di sopravvivenza di paganesimo ed antiche religioni finirono però per esser cacciati dal consorzio umano o vennero sterminati: il sangue di adepti ai culti precristiani e di innocenti felini si segnalarano soprattutto nell'area di diffusione del CULTO PER FREIA nella VALLE DEL RENO. Dopo un breve periodo di rinascita l'ultima drammatica epoca per il GATTO EUROPEO fu quella della contrapposizione tra RIFORMA PROTESTANTE e CONTRORIFORMA CATTOLICA. Sulla scia di IGNORANZA - SUPERSTIZIONE - TERRORE PER OGNI DIVERSITA' entrambe le confessioni religiose videro spesso nell'animale una PERSONIFICAZIONE DELL'ERESIA e soprattutto del MALE e di FORZE DIABOLICHE visto che il piccolo felino era spesso identificato col presunto demoniaco GATTO MAMMONE. Questo era considerato un famiglio delle STREGHE ritenute abili a trasformarsi in GATTI per nascondersi (conservando però negli occhi dell'animale lo straordinario potere della "Fascinazione") alle persecuzioni dei CACCIATORI DI STREGHE: per questo molti Gatti finirono mutilati, crocifissi ed arsi sul rogo (e resta ancora da segnalare, tra le brutte sorti che toccarono a questo animale, che fu utilizzato nel contesto di un gioco storico cruento in cui finiva per esser massacrato nel contesto di una presunta "gara" di abilità che si teneva nella pubblica piazza in alcune ricorrenze).

E nel contesto di nuove riflessioni riflessioni in tanti LIBRI "MEDICI" ISPIRATI A PURA FANTASIA qualcuno, più attento forse, notò che dove erano numerosi i GATTI minore era la dannosa infestazione di RATTI = l'equazione RATTO = VEICOLO DI PESTILENZA non fu assodata e vi si sarebbe giunti in tempi successivi, tuttavia si era andata formando l'idea, comunque non peregrina, che le disgustose esalazioni determinate dagli accumuli di immondizia e dalla presenza abituale in essa di frotte di ratti potesse avere qualche rapporto con le mortifere manifestazioni contagiose.

Si trattava certo di piccoli passi, ma non rimasero inascoltati né inutili: ad esempio facendo della REPUBBLICA DI GENOVA un esempio in merito alle modifiche apportate nelle NORME PENALI DI TUTTI GLI STATI già si registrò (invero poco ascoltati) negli STATUTI CRIMINALI GENOVESI DEL XVI SECOLO il divieto di SCARICARE ARBITARIAMENTE IMMONDIZIA E SPAZZATURA ma, cosa decisamente più emblematica e mai per l'addietro avvenuta, si intimò nei Regolamenti Militari il capitolo che comminava pene a chi rapisse, uccidesse per vari motivi alcuni animali tra cui i gatti: e questo non solo in quanto dal '700 in poi, grazie all'esplorazione del mondo e alla scoperta di altre splendide razze di GATTI, il piccolo felino ottenne una nuova fortuna in Europa come animale da compagnia ma soprattutto in quanto quale animale domestico gli era ormai ufficialmente riconosciuto il ruolo che aveva oramai assunto nell'ecosistema a salvaguardia della casa contro i roditori ed i danni che potevano causare, sia procurando danni materiali sia -e la scienza ormai progrediva in questa direzione- causando malattie ed infezioni tanto ad altri animali che agli uomini stessi:

Ma l'argomento che più scatena l'insofferenza del Mercurio [illustre cinquecentesco medico ginecologo romano]", scrive l'Altieri Biagi (pp.34-35), "è quello della leggerezza con cui le donne gravide rischiano l'aborto, pur di non rinunciare a piaceri futili come una passeggiata in carrozza, o un ballo, ecc. L'insofferenza diventa indignazione quando l'aborto è voluto dalla donna, e procurato da quelle donne-Megere che sono le levatrici disposte a coprire le sfrenate voglie e i disonesti falli delle loro pazienti. E questa volta perfino gli uomini, cioè i medici compiacenti, vengono coinvolti nell'anatema. Citiamo un po' piu ampiamente perché la pagina merita di essere conosciuta, anche indipendentemente dal motivo che ci ha condotti ad isolarla, per la sua tensione stilistica e retorica":


" La verità esposta sopra viene provata al tempo stesso da quattro orribili atti compiuti sia sui bambini ancora nell'utero materno sia sui neonati.
Siccome i diavoli devono eseguirli per mezzo delle donne e non degli uomini, quell'omicida si dà da fare per trovare alleati fra le donne più che fra gli uomini.
E di tal fatta sono le opere.
I canonisti che trattano dell'impedimento ottenuto per stregoneria più di quanto non facciano i teologi, dicono che la stregoneria fa sì non solo che qualcuno, come è già stato detto, non riesca a compiere l'atto carnale, ma anche che la donna non concepisca o, qualora concepisca, in seguito abortisca.
A questi si aggiungono un terzo e un quarto modo: qualora non riescano a provocare l'aborto, uccidono poi il bambino oppure lo offrono al diavolo.
Intorno a questi primi due metodi non sussiste alcun dubbio perchè l'uomo con mezzi naturali e senza l'aiuto dei diavoli, per esempio con erbe e con altri impedimenti, può fare in modo che la donna non possa generare o concepire.
Ma di questo si è già trattato.
A proposito degli altri due metodi occorre esaminare se possano essere praticati anche dalle streghe e certo non sarà necessario dedurre argomentazioni qualora i giudizi e gli esperimenti di estrema evidenza rendano le cose più credibili Quanto al primo dei due metodi, certe streghe, che vanno contro le inclinazioni della natura umana, anzi contro le condizioni proprie di tutte le bestie, eccettuata solo la specie del lupo, sono solite divorare e mangiare i bambini.
A questo proposito l'inquisitore di Como, di cui si fa menzione altrove, ci ha raccontato che per questo motivo era stato chiamato a fare l'inquisitore tra gli abitanti della contea di Barbia.
Infatti, un tale, cui era stato rapito un bambino dalla culla, mentre spiava un convegno notturno di donne, aveva visto e constatato che il bambino veniva ucciso e divorato, dopo che ne era stato bevuto il sangue.
Così, in un solo anno, quello immediatamente scorso, mandò al rogo quarantuno streghe, mentre altre si erano rifugiate presso l'arciduca d'Austrta Sigismondo.
A conferma di questo vi sono alcuni scritti di Giovanni Nider nel suo Formicarius.
Il ricordo del recente libro e di ciò che egli scrisse è ancora vivo, per cui non risulta incredibile come può sembrare.
Sono proprio le streghe ostetriche a causare i danni peggiori, come hanno raccontato a noi e ad altri le streghe pentite, le quali dicevano che nessuno nuoce alla fede cattolica più delle ostetriche.
Infatti quando non uccidono il bambino, lo portano fuori dalla camera come se dovessero fare qualcosa, ma sollevatolo in aria lo offrono ai diavoli.
Nella seconda parte del settimo capitolo si parlerà dei metodi che osservano le streghe in queste cose vergognose.
Ma prima di affrontare questo argomento occorre una premessa a proposito del permesso divino.
Infatti fin dall'inizio è stato detto che tre cose concorrono necessariamente all'effetto stregonesco: il diavolo insieme con la strega e il permesso divino".
(H. Institor - J. Sprenger da Il martello delle streghe)

"Era di pubblico dominio, come racconta Pietro, giudice a Boitigen, che nel territorio di Berna erano stati divorati dagli stregoni tredici bambini, fatto per cui anche la giustizia era stata molto impegnata, per tali infanticidi.
Quando Pietro chiese ad una strega che era stata catturata in che modo mangiassero i bambini, essa rispose: il modo è questo. Tendiamo insidie soprattutto ai bambini non ancora battezzati, ma anche a quelli battezzati, specialmente quando non sono difesi dal segno della croce e dalle preghiere (bada, lettore, che per maligna istigazione del diavolo sono insidiati soprattutto i non battezzati, affinché non siano battezzati).
In seguito, con le nostre pratiche rituali, li uccidiamo quando giacciono nella culla o a fianco dei genitori.
Dopo che li credono soffocati o morti in altro modo, allora di nascosto li riprendiamo con un furto dalla tomba e li facciamo cuocere in un calderone, fino a quando, staccatesi le ossa, tutta la carne diventa ben potabile.
Della materia più solida facciamo un UNGUENTO per i nostri voleri e le nostre arti adatto ai trasporti; del liquido invero riempiamo un recipiente della dimensione di un otre, e chi ne avrà bevuto, con l'aggiunta di pochi cerimoniali, subito diventa sapiente e maestro della nostra setta" (dal Formicarius del Nider: in questo riconoscimento della pratica dell'antropofagia attribuito alle streghe si possono anche individuare le tracce superstiti di una remota condanna di antichissime pratiche di cannibalismo rituale).
Fonte : http://www.culturabarocca.com/imperia/PECCA1.HTM#GATTO

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