
Il pessimismo dell’intelligenza l’ottimismo della volontà
La festa della mamma
I GIORNI
(non firmato ma di Antonio Gramsci in :Avanti! ediz. Piemontese 30 maggio 1918 sotto la rubrica :”Sotto la Mole “ )

L’istituzione è simpatica. E’ schiettamente democratica , cioè capitalistica. Poiché i cittadini è meglio pensino il meno possibile durante gli affari e il lavoro , si è applicato il metodo Taylor al pensiero e ai ricordi. Per ogni movimento dello spirito , così come del corpo, il suo momento. Si stabilisce un calendario spirituale-politico-sociale . Invece di celebrare il martirio di San Lorenzo, o le virtù di Santa Zita , o i miracoli della Madonna di Caravaggio , per un giorno intero si pensa alle madri lontane , oppure si riflette all’utilità politica di un’alleanza con L’Italia , o si gioisce per la grandezza dell’impero di S.M. Britannica.

La società viene disgregata dall’azione dell’economia capitalistica , nei suoi organi morali e politici più efficaci : la famiglia, il comune , la regione. Gli individui reagiscono a quest’azione dissolvente e stabiliscono le date fisse : in una domenica tra tutti gli individui di una nazione si disserta sull’amore familiare , su un problema istituzionale , su una questione di politica internazionale. Risuscita, a data fissa ,la comunione spirituale,la società che il regime ha dissolto ; risuscita ampliata con orizzonti più vasti , ricca di valori nuovi. In queste creazioni della società capitalistica c’è indubbiamente una grandezza che impone rispetto , rispetto che vorremmo fosse sentito per il “ giorno del lavoro “ che, celebrato in tutto il mondo dà già una misura per il paragone di grandezze tra l’Impero borghese e l’Internazionale socialista.

Sapere che nello stesso momento tante folle pensano allo stesso argomento, si comunicano riflessioni e giudizi sul medesimo problema, amplia la visione della vita , accresce l’intensità e l’efficacia del pensiero. Il proletariato anticipa i momenti storici attraverso i quali la società borghese deve passare. La sofferenza acuisce la fantasia e provoca la visione drammatica del mondo futuro nelle sue manifestazioni di solidarietà e comunione, degli spiriti e del pensiero e, di qualcuna di queste manifestazioni può cominciare a riprodursi già ora, pur nell’ambiente avverso.Sono esse come le palafitte della città nuova che il proletariato getta fin da ora nella melma viscida della palude presente.”
Riassunto per Ida: Oggi sembrano cose scontate e anche un po’ troppe consumistiche; a quel tempo quando Gramsci le ha scritte erano profezie .Mi sono ricordato di questo scritto per la “festa della mamma” domani domenica 9 maggio 2010 . Malgrado tutto “ viva le mamme “ e “ vogliamo bene alle mamme “ a tutte le mamme .
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