
Il fuoco di Prometeo che per averlo rubato agli dei fu condannato ad un supplizio inumano e la tempesta, che tutto scompone, distrugge e disperde non fanno più paura.
Il fragore, quasi un vento, e il fuoco sono diventati uno Spirito non da schiavi, ma uno Spirito che “ rende figli adottivi per mezzo del quale gridiamo ‘ Abbà!Padre’. Lo Spirito che attesta ,insieme al nostro spirito che siamo figli di Dio. E se siamo figli, siamo anche eredi di Dio, coeredi di Cristo (Lettera di San Paolo Apostolo ai Romani 8,15-18)
E’ nel grande discorso che Gesù Cristo quasi manifesta un’ansia, quella di andare dal Padre perché, dice, se io non vado dal Padre non potrà venire a voi lo Spirito,il Paraclito ossia il consolatore, l’advocato, l’avvocato.
La Pentecoste era la festa ebraica della creazione , quell’atto in cui alita il suo spirito in un fantoccio di creta e lo rende “uomo”. Quell’origine ritorna ora rinnovata in quell’emettere lo spirito sulla croce da parte di Gesù Cristo e poi questo alitare dello Spirito su un gruppo di apostoli riunitosi nel Cenacolo.


E allora San Paolo a proposito della dimensione spirituale della Chiesa può dire :” Quelli che si lasciano dominare dalla carne non possono piacere a Dio . Voi però non siete sotto il dominio della carne ma dello Spirito dal momento che lo spirito di Dio abita in voi (…)Così dunque , fratelli, noi siamo debitori non verso la carne,per vivere secondo i desideri carnali,perché se vivrete secondo la carne morirete. Se invece, mediante lo Spirito fate morire le opere del corpo , vivrete. (Lettera di San Paolo Apostolo ai Romani 8,8-17)
Dimensione che l’uomo di oggi cerca di recuperare anche attraverso la ricerca di altre religioni, come quelle orientali o attraverso pratiche laiche che promettono ma che spesso disilludono.

E’ la stessa conquista che avviene realmente nell’Unità dello Spirito quando sugli apostoli, nel Cenacolo, “apparvero loro linque come di fuoco, che si dividevano, e si posarono su ciascuno di loro e tutti furono colmasti di Spirito Santo e cominciarono a parlare in altre lingue, nel modo in cui lo Spirito dava loro il potere di esprimersi… “ Ovvero il turbamento della folla che radunatasi rimase turbata perché ciascuno li udiva parlare nella propria lingua.
Conquista del cielo dunque che ci fa ricordare un altro tentativo di conquista di Dio e del cielo, quello della torre di Babele, tentativo fallace che scatena il disordine,un disordine comune come il peccato di Adamo scatenò il disordine individuale .

Tanto che Giovanni dice ( 7,37-39) :” Nell’ultimo giorno, il grande giorno della festa Gesù, ritto in piedi gridò ‘ Se qualcuno ha sete , venga a me , e beva chi crede in me . Come dice la Scrittura dal suo grembo sgorgheranno fiumi di acqua viva.’ Questo egli disse dello Spirito che avrebbero ricevuto i credenti in lui…”
Poco prima Gesù aveva anche affermato :” non abbiate paura” ,proprio perché sapeva che stava per arrivare lo Spirito che non avrebbe lasciato i suoi discepoli da soli .
Non abbiate dunque paura di accogliere lo Spirito perché con lo Spirito non avrete paura delle cose del mondo. Lo Spirito manifesta la presenza di Dio che sola può operare il profondo mutamento nel cuore dell’uomo. Il seme di salvezza posto in Israele con l’antica alleanza può diffondersi nel mondo attraverso la nuova alleanza attualizzata dallo Spirito e instaurata dal sacrificio del Figlio .
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