
Scrive Gustavo Zagrebelsky :” L’articolo 1 della Costituzione viene da un processo di affinamento e di avvicinamento di posizioni diverse ,presenti nell’Assemblea costituente. Trattandosi di una norma fondamentale , è naturale che sia stato così, per trovare un terreno di incontro il più ampio possibile. La natura delle norme costituzionali è proprio questa : essere il prodotto di convergenza e non imposizione di una parte sulle altre. Tra le posizioni di partenza ,c’era quella sostenuta dai socialisti e dai comunisti che si esprimeva nella formula :” repubblica di ( o dei ) lavoratori”. Fu respinta per la possibilità che essa offriva di una interpretazione classista. Fu respinta: dunque la formula attuale è cosa diversa. Viene da un altro versante politico- culturale ,il cattolico sociale. Fu Fanfani anche a nome di altri eminenti costituenti (Moro, Tosato, Grassi..), a proporre la formula che troviamo nella Costituzione vigente. La sua motivazione – i giuristi dicono la sua ratio – fu così espressa: “dicendo che la repubblica è fondata sul lavoro, si esclude che essa possa fondarsi sul privilegio(…),sulla fatica altrui e si afferma invece che essa si fonda sul dovere,che è anche diritto ad un tempo per ogni uomo , di trovare nel suo sforzo libero , la sua capacità di essere e di contribuire al bene della comunità nazionale “ ( Fanfani nella seduta del 22 marzo 1947).

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