VISIONI : Due poesie
1.
Risplendono le stelle
che di sera hanno tutte lo stesso nome.
Non riesco a imparare il planetario.
Attese per un giorno intero
compaiono nel silenzio dopo
i richiami degli uccelli, la danza
delle ombre
dell’ultimo sole della giornata.
Hanno un seno inclinato a nord
e sembrano scendere a precipizio
sulla terra.
Così tra l’erba sbiancata
dalla luce della luna
i musi gentili dei cani cercano
gli odori della notte senza corpo,
la notte che è stanotte uno squarcio
immenso senza tempo.
2.
Il cielo tra le case
nell’azzurro sbocciante,
tenero e arrendevole
lungo come una striscia
d’ombra morbida,
morbida e spalmata
nel grigio stinto
e senza fisionomia
dei muri, delle pietre,
delle porte, dei portoni,
delle grate e tende;
il cielo tra le case
chinate ad ascoltare
le nostre parole sulla strada
di nascosto,
aggobbite e stagnanti
per grandi macigni
legati ai piedi
ai secoli enormi
ingombrati di storia,
di storia ingombrati ;
il cielo tra le case
il sapore dell’acqua e del vino ,
ricordo la sola bambina
vestita di bianco
rannicchiata nel cuore ,
nel cuore ,
ricordo gli occhi nei quali volevo
guardare
spolverati in eco dissolte
fluttuanti,
il cielo tra le case …
Eremo Via vado di sole, L’Aquila, martedì 22 novembre 2011
martedì 22 novembre 2011
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