"Ecco le speranze italiane"
L'8 ottobre a Reggio Emilia le mini "lectio magistralis" inventate a San Francisco e rese popolarissime da internet. Sul palco artisti, imprenditori, scienziati, per dimostrare che un Paese migliore è possibile di RICCARDO STAGLIANO'
Arrivano le Ted Conference "Ecco le speranze italiane"
Più l'atmosfera si fa pesante, più diventa indispensabile aggiornare il catalogo dell'ottimismo. È una reazione animale, puro istinto di sopravvivenza. Fuori piovono pietre. Standard & Poor's ci declassa. Il premier crede di bastare anche "a tempo perso". La domanda se siamo diventati un Paese con un grande futuro alle spalle non è mai stata tanto legittima.
Però, sforzandosi di guardare oltre Scilipoti, motivi per cui vale la pena vivere (in Italia) si continuano a trovare. Ma è importante ripeterseli per impedire che un sentimento di ineluttabilità, la convinzione che è così e non ci si può fare niente, prenda il sopravvento. Questo è almeno il senso di "Italia da esportazione", una sfilata di best of nazionali, che si terrà l'8 ottobre a Reggio Emilia. Registi, scrittori, imprenditori, servitori dello stato, società civile, liberi pensatori, scelti perché hanno raggiunto un livello di eccellenza nei loro settori o semplicemente perché dimostrano che cambiare le cose, in meglio, è possibile.
Così sul palco del teatro della Cavallerizza, da mattina a sera, si alterneranno in mini lectio magistralis da massimo 18 minuti l'una una ventina di italiani illustri. Alcuni già molto famosi, altri che hanno tutte le carte in regola per diventarlo. Perché lezioni così brevi? Perché si tratta di un format americano, quello
delle TED Conference (sta per Technology Entertainment and Design), nate negli anni Novanta in California ma diventate celebri in tutto il mondo a partire dal 2006, quando le registrazioni video sono state rilanciate su internet. E quando la casa madre ha concesso a terzi di organizzare eventi indipendenti, i TEDx, come quello di Reggio.
Paletto imposto, quello della durata, ma anche benvenuto. Perché se c'è una cosa che gli intellettuali italiani non sanno fare - ma forse gli italiani in generale - è essere brevi. E puntuali. Ed efficaci nell'esposizione. Una sfida che i nostri relatori (disclosure: sono il curatore, li ho scelti io, me ne assumo ogni responsabilità) hanno accettato con entusiasmo. Se impareremo, come Paese, a farla meno lunga, a tagliare il grasso della retorica e andare all'essenza delle cose, ne potremo solo guadagnare.
E allora il catalogo è questo. Nel capitolo "italiani che all'estero ci invidiano", il regista Paolo Sorrentino, il cui nuovo film This must be the place sta per uscire nelle sale, racconta "come funziona". Ovvero da dove nascono, da quali letture, incontri, stimoli, le idee che poi porta sullo schermo. Lo scrittore Tommaso Pincio confessa il suo debito di gratitudine molto prosaico con Caravaggio, la cui vita rocambolesca ha usato come esca per numerosi mercimoni artistici. L'imprenditrice Carla Poli illustra come, nel profondo Veneto leghista, riesce a riciclare più rifiuti che a San Francisco grazie alle braccia degli immigrati. L'educatrice Vea Vecchi, di Reggio Children, introduce al modello di asili che già nell'81 Newsweek aveva messo in copertina sotto la dicitura "scuole migliori del mondo".
Nel blocco "rapporto di minoranza", cose o parole controtendenza, lo scrittore Antonio Pascale racconta come in tre generazioni è cambiato il rapporto con l'agricoltura, siamo diventati un paese che ha perso l'uso delle mani e ha guadagnato nuove paure da ridimensionare, ogm inclusi. Lo storico Gianfranco Goretti presenta la sua famiglia felice, anatema per Santa Romana Chiesa, che consiste nel compagno Tommaso e i loro due figli partoriti da due donne diverse. Il generale Fabio Mini, che ha comandato le truppe Nato in Kosovo, denuncia l'eterna ipocrisia italica riguardo alle guerre, che anche quando si fanno non si dicono.
E ancora, tra "quelli che dicono no", Gaetano Saffioti, titolare di un'azienda di calcestruzzo in Calabria, che andava bene sino a quando non gli sono venuti a chiedere di pagare il pizzo, lui ha fatto arrestare una cinquantina di estorsori e da allora lavora in un bunker. Il viceprefetto Filippo Romano che, sempre dalla Calabria, racconta l'anomalia italiana dei comuni sciolti per mafia e della tenacia necessaria di piantare, anche nei terreni meno fertili, l'idea dello Stato. Così come Domenico Finiguerra, sindaco di Cassinetta di Lugagnano, che in assoluta controtendenza è riuscito ad amministrare la sua città a cemento zero, non ponendo neppure una nuova pietra ma recuperando quelle che già c'erano.
E poi, sul fronte delle "speranze tecnologiche", il semiologo Nicola Bigi che con la sua Tiwi riassume, semplifica e spiega, con una grafica efficacissima, anche le saghe più intricate, dalla storia di Beautiful a quella del centronistra italiano. Paolo Ainio, pioniere dell'internet nostrana, fondatore di Virgilio e ora di Banzai, che disseziona un giornale per mostrare come in pochi anni il web l'ha scompaginato. Antonio Sofi, esperto di nuovi media, la mente dietro alla vittoriosa campagna elettorale online del governatore della Toscana Enrico Rossi. L'astrofisico Amedeo Balbi che ci illumina sulla "materia oscura", ovvero ciò che compone il 95 per cento dell'universo e di cui è un po' imbarazzante non sapere assolutamente niente.
Sul fronte dei "nuovi italiani", l'autore teatrale Pino Petruzzelli smonta alcuni dei luoghi comuni più odiosi sugli zingari. Domenico Lucano, sindaco di Riace, analizza com'è riuscito a rivitalizzare un paese morente spalancando le porte agli immigrati. Il regista Dagmawi Yimer ripercorre la sua traversata del deserto, non metaforica, che l'ha portato a piedi dall'Etiopia in Italia, passando per le prigioni libiche.
Infine, sul versante "salute e allegria", la nutrizionista Sara Farnetti, specialista di alimentazione funzionale, dimostra come quasi tutto quel che sappiamo sul cibo è falso. Dario Vergassola prende terribilmente sul serio le ultime conferme scientifiche sul ridere che allunga la vita, offrendo al pubblico materiale pratico su cui esercitarsi. Lo scrittore e sceneggiatore Francesco Piccolo regala, dal suo ultimo libro, "momenti di felicità". E i Virginiana Miller, il gruppo musicale più interessante del panorama nazionale, chiudono in bellezza suonando "musica per non bamboccioni".
Tutto si può dire, meno che sia un catalogo povero di motivi di speranza. Ovviamente non è che una minima selezione del meglio che sappiamo ancora offrire. Ma la situazione, se non seria, è grave e bisogna aggrapparsi come naufraghi a ogni singola risorsa. Riflettendo sulla condizione umana, Oscar Wilde scriveva, con un'analisi mai tanto attuale, che "siamo tutti nella fogna, ma alcuni di noi guardano alle stelle". Ecco, questa è tutta gente con la testa fermamente rivolta verso l'alto. Energie alternative per un Paese da troppo tempo al buio. Nei limiti dei posti, siete tutti invitati a sentirli parlare. Chi proprio non ce la fa a esserci, può poi rivedere tutto su www.tedxreggioemilia.com.
(30 settembre 2011)
TED (Technology Entertainment and Design) è un insieme globale di conferenze di proprietà del privato no-profit Fondazione Sapling, costituita per diffondere "idee vale la pena diffondere."
TED è stata fondata nel 1984 [1] come un unico evento e la conferenza si è tenuta ogni anno dal 1990 a Monterey, in California . [3] enfasi iniziale di TED era in gran parte tecnologia e design, coerente con una Silicon Valley centro di gravità. Gli eventi sono ora tenuti a Long Beach e Palm Springs, negli Stati Uniti così come in Europa e Asia, che offre lo streaming dal vivo dei colloqui. Si rivolgono una gamma sempre più ampia di argomenti di ricerca e la pratica della scienza e della cultura. Gli altoparlanti sono dato un massimo di 18 minuti per presentare le loro idee nei modi più innovativi e coinvolgenti che possono. Presentatori passato includono Bill Clinton , Jane Goodall , Malcolm Gladwell , Al Gore , Gordon Brown , Richard Dawkins , Bill Gates , educatore Salman Khan , Google fondatori Larry Page e Sergey Brin , e molti Premio Nobel vincitori. [4] curatore attuale TED è l' Il giornalista britannico del computer precedente e la rivista editore Chris Anderson .
Dal 2005 al 2009, tre premi $ 100.000 TED sono stati assegnati ogni anno per aiutare i suoi vincitori realizzare un desiderio scelto di cambiare il mondo. Dal 2010, in un processo di selezione cambiato, un singolo vincitore viene scelto per garantire che TED possono massimizzare i propri sforzi nel raggiungimento desiderio del vincitore. Ogni vincitore svela la loro volontà in occasione della conferenza annuale principale.
Da giugno 2006, i colloqui sono stati offerti per la visione on line gratuiti, sotto licenza Creative Commons, attraverso TED.com. A partire da agosto 2011, oltre 900 i colloqui sono disponibili online gratuitamente. Entro il gennaio 2009 erano state viste 50 milioni di volte. Nel giugno 2011, la figura di visualizzazione pari a oltre 500 milioni, che riflette un pubblico ancora in crescita globale.
Eremo Via vado di sole, L'Aquila, martedì 4 ottobre 2011
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