ARTE FACTUM : Spreco riuso di cibo e oggetti ?

Segre' e i suoi colleghi non si sono limitati a fornire delle cifre scioccanti. Hanno fondato Last Minute Market (http://www.lastminutemarket.it/), e con il sostegno della Regione Emilia Romagna, hanno aperto supermercati dove si vendono a prezzi bassissimi prodotti ancora ottimi ma che stanno per superare la data di scadenza.

Ma ci sono molti altri prodotti che vengono buttati perche' hanno piccoli difetti: un graffio o una confezione lacerata portano a buttare via televisori, computer, frullatori e altri elettrodomestici di ogni tipo. E che dire delle tonnellate di vestiti, borse e scarpe con marchi contraffatti che ogni anno la Finanza e' costretta a distruggere?
Siamo una societa' opulenta e folle.
Last Minut Market e altri gruppi hanno dato vita a iniziative simili nelle principali citta' italiane e in molti centri minori.
Un lavoro enorme che permette ogni anno di recuperare centinaia di tonnellate di cibo.
E in molte citta' esistono organizzazioni che raccolgono mobili, suppellettili ed elettrodomestici usati, li riparano e li rivendono a prezzi ribassati.

Dunque un mercato delle pulci dei disperati in attesa di una catastrofe. E sotto l’incombenza di una catastrofe in quel paese si mette in evidenza il riuso che l’abbondanza e la superficialità hanno tenuto fuori dall’attenzione e dalla considerazione se non per ipotesi marginali o idee
Riusare gli oggetti appartenuti ad altri (ma anche ridefinire oggetti da noi stessi accantonati) richiama una serie di significati che vanno ben oltre l’ambito dell’ecologia. E’ questa tra l’altro l’idea illustrata in un libro da Guido Viale“La civiltà del riuso” (Ed. Laterza, 2010) in cui sottolinea, la possibilità di usare l’oggetto in maniera creativa: ricontestualizzandone cioè la percezione sia per chi effettua l’intervento, sia per coloro che si trovano ad averci in qualche modo a che fare. Una riqualificazione estetica che ridefinisce il valore dell’oggetto e i significati di cui si fa portatore.

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