
La Convenzione richiede l’impegno da parte degli Stati al fine di proteggere il bambino dallo sfruttamento per fini pornografici e dal coinvolgimento in attività sessuali illegali (articolo 34), tematica specificatamente affrontata dal Protocollo Opzionale concernente la vendita dei bambini, la prostituzione dei bambini e la pornografia rappresentante bambini.

Gran parte delle violenze avviene all’interno dell’ambiente familiare, conseguentemente la stima degli abusi e delle violenze rimane un numero oscuro (“Progressi per l’infanzia, report card sulla protezione dell’infanzia 2009”).
Dal terzo Congresso mondiale sullo sfruttamento sessuale dei minori - dopo quelli di Stoccolma e di Yokohama – svoltosi a Rio de Janeiro (2008), è emerso che sono 150 milioni le bambine e circa 75 milioni i minorenni sotto i 18 anni che hanno avuto rapporti sessuali forzati o subito violenze sessuali, con o senza sfruttamento commerciale.

In Italia, dai dati del Ministero dell’interno, Direzione Centrale della polizia criminale, risalenti al 2008, è emerso che i minori vittime di abuso sessuale sono 389 per violenza sessuali, 373 per atti sessuali con minore, 168 per corruzione di minorenne, 127 per prostituzione minorile, 329 per pornografia minorile.
Hanno un'età compresa tra 0 e 14 anni, sono di nazionalità italiana e, nella maggior parte dei casi, conoscono la persona che li molesta, spesso appartenente al nucleo familiare o ad esso vicina.


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