1.
Antonio , detenuto politico 7047

Volta per volta, da piccolo capopopolo sono stato un gigante per un narchico, un ammaestratore di passerotti e un Olandese Volante per i miei figli , una leggenda alla Dumas per gli operai che mi storpiavano il nome in Garamascon… Insomma, niente di più di un Robison ingobbito disperatamente sui libri per riscattarsi dalla violenza subita e resistere a ogni abbattimento fisico e morale. Come una ginestra fiorita in cattività.
(Antonio Gramsci. Lettere dal carcere)
2.
Gli intellettuali e lo Stato hegeliano

Con Hegel si comincia a non pensare più secondo le caste o gli “stati “,ma secondo lo “Stato” ,la cui “aristocrazia” sono appunto gli intellettuali. La concezione “patrimoniale “ dello Stato ( che è il modo di pensare per caste) è immediatamente la concezione che Hegel deve distruggere (polemiche sprezzanti e sarcastiche contro von Haller ). Senza questa valorizzazione degli intellettuali fatta da Hegel non si comprende nulla ( storicamente) dell’idealismo moderno e delle sue radici sociali.
Eremo Via vado di sole , L’Aquila,sabato 18 settembre 2010
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