giovedì 2 settembre 2010

SETTIMO GIORNO : Sforzatevi di entrare per la porta stretta.


Il brano 66 (18b-21) del profeta Isaia è il brano conclusivo dell’intero libro del profeta e viene a ttribuito al terzo Elia in quanto questo scritto del Vecchio Testamento , appunto attribuito ad Elia, ha avuto una lunga stesura nel tempo.

In realtà il popolo d’Israele solo dopo la fuga dall’Egitto e il ritorno in patria dell’esilio riesce a vivere l’esperie

nza di un Dio monoteista che è un Dio per tutti i popoli. Nell’esperienza precedente gli ebrei ritenevano il loro Dio il più potente e il più importante tra le altre divinità del contesto territoriale nel quale gli ebrei vivevano.

Dopo la liberazione dalla schiavitù egiziana e il ritorno in patria Israele comprese che il suo Dio era unico , che esisteva un solo Dio e che era dunque il Dio di tutte le genti.

Dando quindi di un senso diverso all’affermazione di quel suo Dio : “ Io verrò a radunare tutte le genti e tutte le lingue, essi verranno e vedranno la mia gloria… annunceranno al mia gloria alle genti. Ricondurranno tutti i vostri fratelli da tutte le genti come offerta al Signore ,su cavalli , su carri, su portantine , su muli, su dromedari al mio santo monte di Gerusalemme – dice il Signore – come figli d’Israele portano l’offerta in vasi puri nel tempio del Signore. Anche tra loro mi prenderò sacerdoti leviti , dice il Signore.”

Alla luce di questo brano noi possiamo comprendere e interpretare quanto Luca racconta nel suo capitolo 13, 22-30 in cui appunto afferma in sostanza quello che Cristo stesso ha detto più volte : non è la semplice osservanza della legge che porta alla salvezza ma è la grazia di Dio. Racconta Luca anche della preoccupazione di alcuni interlocutori di Gesù Cristo che si domavano “ Chi si salverà” come a volte ci domandiamo anche noi.

Sia per quanto riguarda il problema della vieta osservanza della legge che per la domanda sulla salvezza la strada per risolvere i problemi è quella segnata da Cristo con il suo insegnamento sulla croce.

Un insegnamento che ci sollecita quindi a sforzarci di entrare per la porta stretta che vuol dire “ ognuno prenda la sua croce e mi segua” . Che poi sembra essere appunto una sfida.

Non a caso Luca usa il verbo greco per “ sforzatevi “ nell’accezione agonistica ossia riferito appunto ai contesti di gara.

Afferma Cristo che il problema della salvezza non è un problema di curiosità ma è l’invito a praticare la giustizia e a ricercare la volontà di Dio.

Tutte le lettere scritte dall’apostolo Paolo vogliono dimostrare che la vita cristiana è una scelta responsabile , la scelta di ogni giorno . Perché c’è comunque un Dio che predispone le cose in ordine al bene dell’uomo anche attraverso la correzione .A questo Dio occorre affidarsi , in lui a volte riposare, da lui farsi correggere e sorreggere.

Afferma Paolo nella lettera agli Ebrei (12,5-7, 11-13) “ …non disprezzare la correzione del Signore e non ti perdere d’animo quando sei ripreso da lui, perché il Signore corregge colui che egli ama e percuote chiunque riconosce come figlio. Ogni correzione non sembra causa di gioia .,a ma di tristezza; dopo, però, arreca un frutto di pace e di giustizia…”

Pace e giustizia che bisogna perseguire con ogni mezzo per andare incontro ad una salvezza vera che ha carattere universale perché tutti gli uomini appartengono al popolo di Dio.

Un’appartenenza viva ,reale, piena e compiuta che sta nella logica di quello che chiede il Vangelo , della quotidiana sperimentazione dell’insegnamento di Cristo e nel rispetto della volontà del Padre , da parte nostra, da parte di tutti noi che andiamo a Lui attraverso il Padre.

Ma Cristo ci mette in guardia : le prostitute e i pubblicani vi precederanno nel regno dei cieli noi che mangiamo alla sua tavola e ascoltiamo la sua parola quando siamo >cristiani per modo di dire e abbiamo solo sulla bocca l’affermazione “ Signore, Signore!”

Cristo ci avverte: io mi vergognerò di voi davanti al Padre e vi dirò “ Non so di dove siete”..Allontanatevi da me voi anche se avete mangiato e bevuto in mia presenza e avete ascoltato i miei insegnamenti relegando tutto ad un fatto esteriore, vuoto.”

Eremo Via vado di sole , l’Aquila martedì 2 settembre 2010




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