domenica 26 dicembre 2010

OCCHIO DI GIUDA : Ultime dal pianeta


OCCHIO DI GIUDA : Ultime dal pianeta

Dopo la divulgazione delle foto delle torture nel carcere di Abu Ghraib in Iraq, i media di regime hanno pensato bene d'impegnarsi nell'improbabile tentativo di convincere il loro pubblico che quello che era successo nella prigione irachena era solo l'opera di pochi militari mentalmente deviati. In realtà, negli Stati uniti alcuni mesi fa avevano suscitato scalpore le affermazioni della senatrice californiana Diane Feinstein che, dopo aver visto le prigioni all'aperto di Guantanamo, aveva dichiarato: le prigioni US sono peggiori! Molti attivisti per i diritti civili avevano sostenuto le ragioni della senatrice. "Preferirei stare a Guantanamo che in un penitenziario statale nell'Illinois" ha detto Doug Cassel, direttore del Centro Internazionale per i Diritti Umani della Northwestern University, "Nelle prigioni US si corrono grossi rischi di stupro, si deve necessariamente far parte di una gang o pagarsi la protezione per evitare di esser ammazzati o brutalizzati". Negli Stati Uniti ci sono 766 carcerati su 100.000 abitanti (in Giappone nel 2000 vi erano solo 47 detenuti per 100.000 abitanti; in Norvegia 56; in Francia 80; in Italia 94; in Germania 97. Solo la Russia postmarxista ha cifre paragonabili: 730 detenuti ogni 100.000 abitanti). L'incremento della popolazione carceraria è un fenomeno iniziato con l'era Reagan (nel 1980 i detenuti erano solo 318mila), ma che non si è mai interrotto (è stato nel 1995, sotto la Presidenza Clinton, la spesa pubblica del Governo Usa per costruire prigioni ha scavalcato per la prima volta quella per le Università). Ai detenuti bisogna poi aggiungere chi è in libertà condizionata o per buona condotta, 6,9 milioni di persone alla fine del 2002. In totale, negli Stati uniti il 2,5% della popolazioni è in prigione o sotto sorveglianza giudiziaria. Poiché la stragrande maggioranza dei detenuti è di sesso maschile, le persone sotto controllo giudiziario rappresentano il 5% dei maschi. Se si escludono i minori di 14 anni e gli anziani ultra 65-enni, questa percentuale sale al 7,6% (un maschio adulto su 13).
La popolazione carceraria americana, (dato aggiornato al 31/12/2007) ammonta a 2.193.157 detenuti, distribuiti tra istituti di pena "locali" e "federali". Un dato a dir poco pazzesco, se consideriamo che la popolazione statunitense è di circa 305 milioni di abitanti (dato 2008). In Italia, a fronte di una popolazione di 59.832.179 abitanti (dato anno 2008) la popolazione carceraria è di circa 66.000 unità, e tra l'altro il nostro sistema carcerario è al collasso, visto che la capienza totale dei nostri istituti è al di sotto delle 50.000 unità.

Gli USA appaiono "il paese del carcere facile", e andare nei carceri americani, stando ai dati, non è certo come farsi una "vacanza". Presto approfondiremo questo argomento.

Negli Usa 88500 detenuti hanno denunciato di aver subito abusi sessuali da altri prigionieri o dalle guardie. Secondo l'IRIB questi i dati forniti dal ministero della Giustizia americano per il biennio 2008-2009. Secondo la ricerca le detenute hanno subito il doppio delle violenze dei prigionieri maschi. Secondo Human Rights Watch gli abusi vengono protratti soprattutto contro gli immigrati. “Gli incidenti di cui siamo a conoscenza sono solo la punta dell’iceberg perche’ molte volte le donne che sono vittime di abusi vengono espulse dal suo americano”, ha spiegato Meghan Rhoad, ricercatrice di HRW.


E per venire ai fatti di casa nostra Il sindaco di Roma Gianni Alemanno ha nominato Vincenzo Lo Cascio, funzionario di polizia penitenziaria, quale nuovo garante comunale delle "persone private della libertà". Una scelta che non ha precedenti, almeno in un paese occidentale che voglia reputarsi "democratico". Sarebbe come mettere a capo della CGIL Emma Marcegaglia. Il ruolo di "garante" dei detenuti dovrebbe essere ricoperto da un esperto in diritti umani, e comunque una persona "terza" che possa garantire imparzialità, e non certo un poliziotto penitenziario.

Fonte

Eremo Via vado di sole, L'Aquila, domenica 26 dicembre 2010

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