Dante Alighieri è un poeta lunare ? Questa definizione non gli è stata ancora data anche se vanno ricordati i numerosi nomi che ha dato alla luna in almeno sette canti dell’Inferno, in sette del Purgatorio e in nove del Paradiso. Senza luna la Divina Commedia sarebbe rimasta , per così dire senza orologio . Infatti Dante non indica mai l’ora durante il viaggio attraverso i gironi dell’Inferno se non giovandosi delle varie posizioni della luna Questa funziona come orologio per cui il poeta può avvalersene per regolare il tempo della prima parte del suo viaggio nell’oltretomba.
Quanto la luna abbia influenzato Dante e quante immagini gli abbia ispirato , quale varietà gli abbia suggerito appunto si vede nei versi che di seguito si elencano Lo spazio non ci permette di contestualizzare i passi cosa metodologicamente molto importante per una migliore comprensione ma qui l’obiettivo è la luna . Ecco dunque il
viaggio di Dante attorno alla luna.INFERNO , Canto VII v. 64-66
Chè tutto l’oro c’è sotto la luna
Eche già fu , di queste anime stanche
Non potrebbe farne posar una”
(sotto la luna sta per sotto il cileo ovvero in terra)
INFERNO ,Canto X ,v.79-81
Ma non cinquanta vole fia raccesa
La faccia della donna che qui regge
Che tu saprai quanto quell’arte pesa
(della donna cioè della Luna anticamente Ecate , regina dell’Inferno)
INFERNO , Canto XV,v.16-19
Quando incontrammo d’anime una schiera
Che venìan lungo l ‘argine , e ciascuna
Ci riguardava come suol da sera
Guardar un altro sotto nuova luna..
(sotto una nuova luna , in una sera senza luna, a luna che si rinnova)
INFERNO ,Canto XX v.124-127Ma vienne ormai , chè già tiene ‘l confine
D’ambedue gli emisperi e tocca l’onda
Sotto sobilia Caino e le spine,
E già iernotte fu la luna tonda
(La perifrasi di Caino si riallaccia alla leggendo secondo la quale nella luna si vedeva la faccia di Caino con una forcata di spine; “la luna tonda”: poiché l’ora è indicata con i giri della luna e nella notte successiva al plenilunio ala aluna tramonta un’ora dopo il levar del sole , siamo alle sette circa del mattino )
INFERNO ,Canto XXVI v. 130-131
Cinque volte racceso e tanto casso
Lo lume era di sotto las luna..
(descrive Dante, con esattezza astronomica, le fasi lunari che regolano il mese ; cinque volte il satellite aveva mostrato il volto illuminato e altrettante quello oscuro : erano trascorsi appunto cinque mesi)
INFERNO , Canto XXIX v. 10
E già la luna è sotto i nostri piedi
( sono passate sei ore dal tramonto della luna e dal sorgere del sole; secondo i calcoli astronomici potrebbe essere l’una e mezza del pomeriggio)
INFERNO Canto XXXIII v. 25-27
M’avea mostrato per lo suo forame
Più lune già, quand’io feci ‘l mal sonno
Che del futuro mi squarciò il velame
PURGATORIO ;canto X v. 14Tanto che pria lo scemo della luna
(lo scemo della luna ‘ l’ultimo quarto)
PURGATORIO , Canto XVIII, v. 76-78
La luna, quasi a mezza notte tarda,
Facea le stelle a noi parer più rade,
Fatta com’un secchion che tutto arda…
(la luna, sorgendo quasi a mezzanotte , copriva con la sua luce le stelle ,facendone vedere di meno, come un secchion forse di rame infuocato; infatti la luna calante sorgeva rossa dal mare)
PURGATORIO , Canto XIX v.1-2
Ne l’ora che non può il calor diurno
Intepidar più il freddo della luna
(l’aria si raffredda , si tratta evidentemente dell’ultima ora della notte)
PURGATORIO, Canto XX v.131-132
Pria che Latona in lei facesse ‘l nido
A parturir i due occhi del cielo
(Latonaerseguitata dalla gelosia di Giunone si rifugiò a Delo dove unisce al mondo li due occhi al cielo ovvero Apollo ( il sole) Diana ( la luna) )
PURGATORIO , Canto XXIII v. 118-120
Di quella vita mi volse costui
Che vi va innanzi ,l’altr’ieri, quando tonda
Vi si mostrò la suora di colui
(la suora cioè sorella del sole , tonda nel plenilunio)
PURGATORIO Canto XXVIII ,v. 33Raggiar non lascia sole ivi né luna
(allude a fogliame da cui non passano raggi)
PURGATORIO ,Canto XXIX v. 53
Più chiaro assai che luna per sereno
(più chiaramente che la luna non velata da nubi)
PURGATORIO ,Canto XXIX ,v. 78Onde fa l’arco il sole e Dela il cinto
(Delia è un nome della luna in quanto nata a Delo)
PARADISO Canto I v. 115
Questi ne porta il fuoco invèr la luna
(il fuoco che istintivamente sale verso il cielo lunare)
PARADISO Canto II v.25-36
Giunto mi vidi ove mirabil cosa
Mi torse il viso a sé, e però quella,
cui non potea mia ovra esser ascosa, volta ver me , sì lieta come bella,
”drizza la mente in Dio grata”, mi disse,
che, n’ha congiunti con la prima stella”.
Pareva a me che nube ne coprisse
Lucida, spessa, solida e pulita,
quasi adamante che lo sol ferisse.
Per entro se l’eterna margarita
Ne ricevette, com’acqua recepe
Raggio di luce,permanendo unita
(Dante entra nella prima stella, la luna , e la descrive9
PARADISO, Canto X v.67
Così cinger la figlia di Latona
PARADISO , Canto XVI v. 82-83E come il volger del ciel della luna
Cuopre e discopre i liti senza posa
(la luna che ruotando attorno alla terra determina le maree)
PARADISO Canto XXII v.139
Vidi la figlia di Latona incensa
(la luna illuminata dalla luce solare)
PARADISO , Canto XXII v.148
E tutti e sette mi si dimostraro
(la luna era considerata uno dei sette pianeti dell’antichità)
PARADISO ,Canto XIII v. 25-27
Quale nei pleniluni sereni
Trivia ride tra le ninfe eterne
Che dipingono lo ciel per tutti i seni
(la splendida descrizione dantesca di una notte lunare)
PARADISO, Canto XXVII , v. 132
Qualunque cibo per qualunque luna
( in ogni tempo anche di quaresima)
PARADISO Canto XXIX v. 1-9
Quando ambedue i figli di Latona
Coperti del Montone e de la Libra,
Fanno dell’orizzonte insieme zona
Quant’è dal punto che ‘l cenit in libra,
Infin che l’uno e l’altro dal qual cinto,
Cambiando l’emisperio , si di libra;
Tanto , col volto di riso dipinto,
Si tacque Beatrice, riguardando
Fisso sul punto che m’aveva vinto…
(quando il sole gira con la costellazione di Ariete , la luna fa altrettanto , opposta a lui, con quella della Libra – come nell’equinozio di primavera -.Qui è per significare una pausa, un attimo , di Beatrice )
PARADISO ,Canto XXIX v. 97-99
Un dice che la luna si ritorse
Nella passion di Cristo e si interpuose,
Per che il lume del sol giù non si porse
(per far credere come avvenisse l’eclisse durante la morte di Cristo , uno dice che la luna tornò indietro , e così la luce del sole non arrivò alla terra )
Eremo Via vado di sole , L’Aquila venerdì 7 gennaio 2011
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