
“Bellezza che cos’importa /(…) che tu venga dal cielo o dall’inferno ?” disse Baudelaire. Bellezza non come proporzione , io non ti do come proporzione ma come contraddizione. Contraddizione, bellezza tra sublime e condizionato.
Il tuo volto infranto o bellezza, il tuo ritratto incompiuto o bellezza ha bisogno di ripristinare un equilibrio. E si strugge il mio cuore più che la mia mente per donarti ancora quella continuità d’armonia che la geografia, la nostra geografia delle interruzioni vuole negarti.

O bellezza, atto del mondo che ti aggiri tra le stanze della memoria alla ricerca di vita con passo lieve e leggero, con sapienza dunque e leggerezza.

Ma oggi il bello è un’utopia indispensabile. Ho cercato un passaggio a livello che lascia passare una parte della storia, delle storie della bellezza. O visioni , visioni di storia che si sono date appuntamento , epidermidi di fatti con lacci e rattoppi, treni sui binari morti e treni che sfrecciano lungo direttrici inimmaginabili .

Allestisci bellezza un’utopia indispensabile che faccia vivere questo nuovo secolo. Perché altrimenti è morto. E’ già morto fin dalla sua infanzia e doveva comunque nascere . Allestiscila come un omaggio a quello che è stato già visto, all’interno della tradizione e della salvaguardia del tuo valore per uno sguardo di una parte e del tutto da un altro punto di vita. Un altro punto di vista.


Ed è per questo che a me non interessa in questo confine la perfezione e la purezza. Voglio vedere l’errore, il delitto, il capriccio .
Blade Runner io replicante ora prelevo immagini familiari per salvarmi. Per salvare la mia identità così che tutta le vestigia della tradizione mi diano continuità. La bellezza allora non vive più solo nei musei , si è disseminata ovunque. E dice Luca Pignatelli “ è come uno schiaffo che scuote e disorienta. “Ecco il rattoppo che mi aiuta a recuperare con ago e filo le schegge di questa oscillazione del tempo e dello spazio in cui la bellezza si è fatta barlumi di ricordi .
Occhio che abusa nel guardare , bellezza che abusa nel prorompere, bellezza filosofia dell’arte di agevolare l’inatteso , insensato gusto di guardare e vedere e sospirare la prospettiva unica , trasgressiva di amare un dipinto d’arte.
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