Dirk Obbink, 53 anni, originario del Nebraska, cattedra a New York prima di approdare a Oxford, sfoglia immagini nere come il carbone. Sono le istantanee dei papiri di Ercolano ancora avvolti, chiusi alla curiosità del mondo. «La mia esigenza - dice - è leggerli, capire che cosa c'è scritto e poterlo fare con attrezzature agili.
«Accade raramente che a bussare alla porta siano docenti di discipline umanistiche», riconosce Andrea Alunni che per Isis.ricerca potenziali investitori, coraggiosi abbastanza da mettere quattrini sulle acrobazie del genio umano. «li progetto sta decollando. li primo finanziamento di 56mila sterline è stato assegnato nella convinzione che esista un mercato per uno scanner multispettrale portatile con le caratteristiche richieste da Dirk». Convinzione divenuta realtà quando Rtc Innovations di Pechino ha messo 250mila sterline per il 30% di un'idea che si appresta a diventare
Il modello descritto è radicato negli Usa, è diffuso in Europa e anche nelle migliori università italiane, ma in Gran Bretagna va ora al galoppo. I cinque poli universitari primari - Cambridge, Ucl, Imperial College, Manchester - hanno istituti analoghi all'Isis di Oxford, Divenuto davvero operativo 'nei 1998, Isis, ha portato lo spin off di 70 imprese, tutte nate dalla curiosità di studenti e ricercatori, Non tutte finite come Powder Jet, oggi in pancia a Novartis, dopo un deal da 800 milioni di sterline chiuso nel 2003. Molte sono fallite. Il 20% circa s'è fermato alfa fase della speranza.
«Il nome Oxford - continua Alunni - è un magnete nel mondo, soprattutto nei Paesi emergenti. Da quando il Brasile ha fatto una legge per rimborsare i costi delle royalties a chi investe in brevetti innovativi, l'università si è riempita di possibili investitori di San Paolo e Rio». Lo stesso accade nei Paesi del Golfo e, ovviamente, con i cinesi. Tre spin off, i maggiori fra quelli in grembo a Isis, sono al centro di intese con partner di Pechino. Studi sull' Aids, Tbc e un nuovo stent cardiaco. «Europei se ne vedono pochi, italiani pochissimi».
Due nomi per tutti svettano nella pipeline dell'accademia: Oxyteeh, sbocciata dai cervelli di zoologia, capaci di mettere a punto una strategia per il controllo degli insetti (zanzare soprattutto) attraverso la sterilizzazione, e Lightweight Yasa Motors, ovvero motori elettrici ultraleggeri per automobili. Pare che piacciano molto. Ai cinesi, naturalmente.
Leonardo Maisano Anche i papiri spingono l’high tech Il Sole 24 Ore 19 giugno 2011
Nessun commento:
Posta un commento