giovedì 16 giugno 2011

LINEA D’OMBRA : Violenza sessuale sulle donne

LINEA D’OMBRA : Violenza sessuale sulle donne


Dopo Usa e Canada La «Marcia delle zoccole» è approdata in Europa, in Australia e in America Centrale. Centinaia di donne in minigonna e scarpe con tacchi vertiginosi hanno sfilato per le strade per protestare contro chi dà la colpa alle vittime di violenze sessuali per indossare vestiti troppo succinti. Le SlutWalk (marce delle zoccole) erano iniziate ad aprile scorso a Toronto dopo che un ufficiale della polizia aveva dichiarato che le donne dovrebbero evitare di vestirsi come «sluts», zoccole, per non essere violentate o molestate. Le proteste si erano poi diffuse negli Stati Uniti e, durante il weekend sono state organizzate a Città del Messico, a Matagalpa, in Nicaragua, e nella capitale dell'Honduras, Tegucigalpa. A Città del Messico donne e uomini hanno manifestato insieme portando striscioni con le scritte: «No vuol dire no» (Afp)

Su Osservatorio della legalità Carla Amato scrive :Circa mezzo milione di donne dai 14 ai 59 anni nel corso della loro vita hanno subito almeno una violenza tentata o consumata, secondo l'ISTAT. Si tratta del 2,9% del totale delle donne di 14-59 anni.Piu' della meta' (9 milioni 860 mila) delle donne in eta' 14-59 anni ha invece subito nell’arco della vita almeno una molestia a sfondo sessuale mentre il 3,1,% delle donne fra i 15 e i 59 anni nel corso della vita lavorativa ha subito ricatti sessuali sul posto di lavoro per essere assunta, mantenere il posto o ottenere un avanzamento di carriera.L'indagine fa parte della ricerca ISTAT sulla sicurezza dei cittadini, che raccoglie dati sul fenomeno della criminalita', ed in questo particolare caso sulle violenze e le molestie sessuali subite dalle donne. Il campione e' stato ottenuto intervistando telefonicamente nel 2002 60 mila famiglie per un totale di 22 mila 759 donne.In questo tipo d'indagini l'impostazione delle domande o la presenza di altri familiari durante l’intervista incide in modo significativo sui risultati. Quasi certamente quindi il fenomeno e' sottostimato, dato il timore della donna di rivelare fatti e dettagli umilianti, la paura di ritorsioni da parte dei propri aguzzini, e per altri motivi di ordine psicologico e sociale. In media, a livello mondiale, solo un quarto dei tentativi di stupro ed un terzo degli stupri viene denunciato alla polizia. La violenza sessuale sulle donne non e' infatti un fenomeno che riguarda solo l'Italia, ma molti

Paesi in via di sviluppo o anche avanzati. Domande sulle aggressioni sessuali sono state poste anche in occasione della terza ricerca internazionale sulle vittime della criminalita', intrapresa nel 1996-1997 nelle aree urbane di 11 paesi sviluppati, in 14 paesi in via di sviluppo e in 20 paesi in transizione e i risultati, a giudizio dell'Istituto di Ricerca Interregionale sul Crimine e la Giustizia delle Nazioni Unite, svelavano la portata ampia del fenomenoLa quinta ricerca dell'ONU sulle tendenze in materia di criminalita' sulle operazioni dei sistemi di giustizia penale, condotta nel 1993, ha permesso di notare che la percentuale di Paesi che fornivano statistiche sulle condanne per stupro era piu' alta rispetto ad altri crimini. Il 60% dei Paesi interrogati disponeva di statistiche relative alle condanne per stupro. Una ricerca dell'Universita' di Harvard di qualche anno fa rivelava che per le donne fra i 14 e i 44 anni la violenza e' la prima causa di morte e di invalidita', per cui si muore piu' di stupri e percosse che di cancro o di... guerra. Ma se alcune forme di violenza sessuale (stupri e molestie) sono riconosciute come un crimine dalla maggior parte dei sistemi legali, in molti Paesi lo stupro in famiglia non e' reato e solo 44 nazioni hanno una legislazione contro la violenza domestica.Tuttavia molte di queste violenze e molestie si svolgono appunto in famiglia, ad opera di persone di cui la donna si fida. In particolare dalle ricerche internazionali e' emerso che anche nelle violenze sessuali su bambini, che spesso si consumano in casa o nel parentado, le femminucce sono colpite in misura almeno tripla dei maschietti.

Alcuni Paesi europei, come la Spagna, hanno un'altissima incidenza di violenze mortali o gravi sulle donne, che vengono violentate, strangolate, bruciate e gettate dalle finestre spesso dai propri stessi compagni. La legge contro la violenza sulle donne promossa dal governo Zapatero ha visto l'adesione di circa cento intellettuali uomini, che hanno voluto divulgare un manifesto con le ragioni del loro forte sostegno all'iniziativa.Nella mite Svezia un giornale ha deciso di mobilitarsi contro la violenza consumata fra le mura domestiche, pubblicando nomi e foto di quanti vengono condannati per violenze contro le mogli, al fine di mettere in guardia le altre donne dal frequentarli.

In Italia la Corte di Cassazione ha recentemente stabilito che anche costringere con la violenza la propria moglie ad un rapporto sessuale costituisce illecito. (http://www.osservatoriosullalegalita.org/04/comm/12dic2/1744carlaviol.htm)

In Italia nel 2007 il numero delle donne vittime di violenza ammontava a 1 milione e 150 mila (5,4%). Sono le giovani dai 16 ai 24 anni (16,3%) e dai 25 ai 24 anni (7,9%) a presentare i tassi più alti. Il 3,5% delle donne ha subito violenza sessuale, il 2,7% fisica. Lo 0,3%, pari a 74 mila donne, ha subito stupri o tentati stupri. La violenza domestica ha colpito il 2,4% delle donne, quella al di fuori delle mura domestiche il 3,4%.

Il 14,3% delle donne con un rapporto di coppia attuale o precedente ha subito almeno una violenza fisica o sessuale dal partner, se si considerano solo le donne con un ex partner la percentuale arriva al 17,3%. Il 24,7% delle donne ha subito violenze da un altro uomo. Mentre la violenza fisica è più di frequente opera dei partner (12% contro 9,8%), l’inverso accade per la violenza sessuale (6,1% contro 20,4%) soprattutto per il peso delle molestie sessuali. La differenza, infatti, è quasi nulla per gli stupri e i tentati stupri.

Le donne subiscono più forme di violenza. Un terzo delle vittime subisce atti di violenza sia fisica che sessuale. La maggioranza delle vittime ha subito più episodi di violenza. La violenza ripetuta avviene più frequentemente da parte del partner che dal non partner (67,1% contro 52,9%). Tra tutte le violenze fisiche rilevate, è più frequente l’essere spinta, strattonata, afferrata, l’avere avuto storto un braccio o i capelli tirati (56,7%), l’essere minacciata di essere colpita (52,0%), schiaffeggiata, presa a calci, pugni o morsi (36,1%). Segue l’uso o la minaccia di usare pistola o coltelli (8,1%) o il tentativo di strangolamento o soffocamento e ustione (5,3%). Tra tutte le forme di violenze sessuali, le più diffuse sono le molestie fisiche, ovvero l’essere stata toccata sessualmente contro la propria volontà (79,5%), l’aver avuto rapporti sessuali non desiderati vissuti come violenza (19,0%), il tentato stupro (14,0%), lo stupro (9,6%) e i rapporti sessuali degradanti ed umilianti (6,1%).


Eremo Via vado di sole , L'Aquila,
giovedì 16 giugno 2011


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