DIARIO DI UN TERREMOTO . Diario per certi versi poesie e per certi versi prosa 11 -12 e 13 agosto 2009
L’Aquila, 11 Agosto 2009
nell’alba spaurita
nell’aria pungente della notte
passata.
E’ tuo il vento che incontro
al risveglio
e tu nel tuo riposo
ricordi ?
Sono i pensieri di ogni
giorno
che scandiscono la pena del silenzio
a cui mi vado abituando
con negli occhi il dono
del tuo amore
dell’amore di un giorno
ormai lontano.
Ti dimentica l’inverno
e ogni altra stagione
e tu nel tuo riposo
ricordi ?
L’Aquila 12 Agosto 2009
Grazia sembra incorreggibile
raccoglie gatti, compra piante e fiori
si è fatto
crescere i capelli, porta gli occhiali da sole
e se li perde qualche volta
e poi racconta quando è nata Aurora
una bambina piccola piccola piccola
che Giuseppe s’è messo gli occhiali
per vederla bene
e che è già diventata grande grande grande .
Che altro posso dirti che sai già tutto
è il tuo sorriso che mi manca
e i tuoi rimbrotti che mi mancano
e i brevi ormai brevi – quando ci penso _
giorni del nostro amore
ed ora io non so chi voglio amare
se non il mio amore .
L’Aquila 13 Agosto 2009
e ora vuote
quelle grandi terrazze dalle inferriate
in ferro battuto e ora divelte
quei grandi giardini pieni di colori
e ora disseccati
quei grandi vasi di fiori alle finestre
e ora sfioriti.
Ma che bella differenza.
Tutto questo è una statistica
una statistica locale, nazionale mondiale
è semplice
tutto questo è molto semplice e non
c’è altro da fare
è come quando siamo giovani o siamo vecchi
apparteniamo ad una statistica
è come quando siamo malati di tumore
che il medico per curarci ci cura
con la statistica
tanto non c’è altro da fare
tutto questo è molto semplice.
“Cinquantamilatrecentosessanta sfollati
il ventidue luglio dopo centosei giorni
dal terremoto” appartiene a una statistica
e se non sei beneficiato dalla statistica
allora sono guai
tutto questo è molto semplice
non c’è altro da fare.
E’ tutto come fosse una spanatura
mi sembra di essere sempre fuori stagione
non sono preparato ai grandi numeri
i miei numeri sono piccoli piccoli
a due cifre appena
e i conti quasi sempre non mi riescono
che sbaglia anche a fare le somme
ma poi a pensarci bene è un bene che
che i conti non riescano qualche volta
io mi contento
il respiro mi basta.
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