“Ma poco più lontano ,un pensionato e un vecchio cane
guardavano un aeroplano che lento andava macchiando
il mare “ (F. Guccini )
Che cosa sta accadendo con questa rima ? Mi sono domandato .E ho pensato che poteva essere un incipit. Quel “lontano aeroplano” sta a sottolineare quanto distante è la normalità dell’esistenza oggi in una situazione di conflittualità che si è creata nella vita di ciascuno di noi dopo il terremoto in questa città semidistrutta. Il contrasto tra la città di sempre e la città blindata prende forza da dall’accostamento di immagini contrapposte ….
Quali immagini ci appaiono nella mente e nel cuore…

In realtà l’idea è quella di creare un “incipitario” che è una parola che suona male ma che è poi in definitiva la raccolta alfabetica degli incipit di testi.
Il primo dunque “Un pensionato e un vecchio cane” mi è venuto in mente ascoltando Guccini e vedendo una foto di Romeo Fraioli.
Ecco fatto ho detto si può cominciare. Almeno io . Anche voi potete continuare come volete e se ci provate mandatemi il testo per e-mail o la condivisione di un post sul vostro profilo facebook, mi farà piacere .
E questo è un altro incipit da una foto di Salvatore Costa. La scritta dice :
“Da quande tincuntrive
ju verse la Madonne
tante me ‘namurrie
che ci aje perse lu sonne
Nannè, Nannè, Nannè
chi succhie blu,tu
ne ‘ncande simbre cchiù.”
È la storia di Nannè dagli occhi blu e del suo innamorato che gli scrive su un muro :
Da quando ti incontravo
giù verso la (chiesa della ) Madonna
tanto mi sono innamorato
che ci ho perso il sonno
Nannè
Nannè dagli occhi blu Tu
Che mi incanti sempre più.
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