Oltre mille volumi, conservati da 50 anni nei magazzini di villa Fabbricotti, saranno messi in mostra
A Livorno oltre mille volumi, conservati da 50 anni nei magazzini di villa Fabbricotti, saranno messi in mostra
Da oltre mezzo secolo i libri di Garibaldi - 1.184 volumi tra romanzi, saggi e raccolte - sono custoditi nei magazzini blindati di villa Fabbricotti, residenza neoclassica, oggi sede della «Labronica», la biblioteca comunale di Livorno. Un piccolo tesoro dimenticato da quando Clelia, una delle figlie del generale, lo donò alla città.
Clelia era arrivata a Livorno nel 1888 con la mamma Francesca Armosino (l'ultima moglie di Giuseppe) e il fratello Manlio, cadetto all'Accademia navale. E nella villa a due passi dal mare di Antignano, alla periferia sud della città, aveva portato «la cultura del padre», i libri più belli di papà che aveva scelto con la mamma e i fratelli dagli scaffali della casa di Caprera dove ancora oggi esiste un'altra collezione.
«Sono i libri di Garibaldi considerati dagli studiosi di maggior valore - spiega Tredici -. Li presenteremo per la prima volta il 16 marzo durante le celebrazioni cittadine dei 150 anni dell'Unità d'Italia e pubblicheremo anche un ricco catalogo con informazioni dettagliate sui volumi». Tra i protagonisti del progetto c'è Cristina Luschi, la direttrice della «Labronica». «È una biblioteca assai eterogenea - spiega - con volumi d'ispirazione religiosa, tomi di storia e geografia, ma anche romanzi celebri, dotti e popolari. Alcune opere sono donazioni di ammiratrici, edizioni realizzate appositamente, arricchite da fregi preziosi e da dediche in diverse lingue».
Marco Gasperetti su Corriere della Sera 08 febbraio 2011
martedì 1 marzo 2011
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