Mi piace ricopiare la presentazione del volumetto a cura di Teodoro Bonanni , appunto priore della Arciconfraternita di S. Emidio e il testo della canzona .
L’introduzione dice :
“Disgraziatamente la nostra città ha sofferto varii terribili terremoti :
Il primo , al primo febbraio e 13 dicembre 1315 – Il secondo nel 1349 – Il terzo nel 5 dicembre 1456 – Il quarto nel 6 novembre 1461, che replicò ai 22 dello steso mese , e durò dino al 7 dicembre - Il quinto ai 9 e 4 gennaio 1462 – Il sesto agli 11 aprile 1498, che si ripetè nei 12 dello stesso mese – Il settimo in aprile del 1646, che durò fino a giugno dello stesso anno ; e l’ottavo nel 2 febbraio 1703, nel quale morirono più migliaia di persone ,e caddero varii Tempii,fra i quali la Chiesa di S. Domenico ,rimanendo in piedi la cappella marmorea della Madonna del SS. Rosario , e salvi tutti Coloro, che vi erano dentro.
Prima della relazione c’è la dedica All’Eccellentissimo Signore Don Giovanni Manuele Capitano generale del Regno di Napoli datata L’Aquila 10 maggio 1703 in cui si parla dei disastri della Città desolata nell’orrendo infortunio de tremuoti .
Segue la relazione che è un succinto ragguaglio d’infinite ”rouine” e calamità e alle ultime due pagine la 15 e la 16 la canzone
A Maria Santissima del Rosario
nel giorno 2 febbraio 1703
nella monumentale chiesa di S. Domenico
nell’ Aquila
Nunzia dolce di pace! – A Te votivo
Gli avi nostri sacrar codesto giorno,
Memorando per duol non anco spento . –
Sorgea l’aurora, invermigliando il Cielo
Oltre l’usato ,atre sanguigne liste.
Di nugoli spande ansi a lunghi solchi
Per l’aer caliginoso , un vapor denso
Sull’atmosfera si librava, in alto
Si roteava il Sol, e più sereno
Brillava il Ciel : ma gli animài cui nullo
Spirito mai stette nella vuota mente,già presentian della convulsa terra
Movimenti strani , estrerrefatto
Il feroce destrier spezzando il freno
Econ crin irti , e con enfiate nari
In ratto scalpitar fuggia l’amico
Albergo; il fido can d’ululi empiendo
Le domestiche stanze parea quasi
Annunziasse al padron l’orrido evento –
Impauriti i semplicetti augelli
Cedean lor vita ai cacciatori in senso.
Travolto né piacer prestigio nullo
Sentia del giorno esiziale – A un tratto
Scuote il terren forza d’elettre e tutti
Templi , torri magioni , abbatte a terra .
Oh lutto universal !misere madri
Che alle strida de’ geniti accorrendo
Presso cadeste, e vi restò nel core
L’anelo dei soccorsi e di carezze;
spose infelici che de’ cari sposi
A fianco non spiraste il fiato estremo,
Né de’ complessi lo conforto aveste;
Padri,figli,fratei,congiunti, amici
Oh! dura morte che tutti vi spense
L’un dall’altro disgiunti ! abbiam vostre ossa
Sepolte tra rovine miserande
L’eterna pace ! – Salve alma Virago!
Questo è il votivo dì che a Te fer sacro
I fortunati salvi entro al delubro ,
Che tuttor sorge maestoso e bello .
Volgi. O Diva pietosa sorridente,
Tuo dolce sguardo al popolo devoto
Che in cor forte compunto il Tuo gran Nome
Invocando in più titoli nel tempio
S’adduce ove lo nome tuo si cole,
Miralo, o Diva, che prostrano al suolo ,
cosparso delle stille di solore
Novelli a te fa voti ,e caldi preghi
Questa città , che sotto alle grandi ale
Del patrocinio Tuo riedificata
Dalle ruine sue surse più bella
Tu spetra i nostri cor fatti tra i vizii
Duro adamante ,i pervicac’ingegni
Nel nappo di babele abbeverati
Dirittamente scorgi, e il chiaro lume
Delle celesti Tue sante dottrine
Dissipi il vapor dens’ottenebrante
Le menti nostre cieche : a noi dimostra
L’altezza di nostre alme,in noi fian mute
Maldicenze e calunnie, in un soppiatto
Fian per Te le libidini sfrenate,
Per Te di questa miseranda etade
Lo squallor si converta in fulgidezza,
Sembiante ai primi secoli di Cristo ,
Allor fia ne’ cor nostri si svegli
Speme non dubbia d’intuonar tra dolce
Lire celesti al Figlio Tuo l’osanna.
sabato 5 marzo 2011
Ma il Teodoro Bonanni citato è lo stesso Teodoro Bonanni sindaco di L'Aquila?
RispondiEliminahttps://it.wikipedia.org/wiki/Teodoro_Bonanni_d%27Ocre