CAMERA OSCURA : Vecchia Sulmona
Sul computer ho gelosamente conservato alcuni file di immagini che avevo tratte dai libri di fotografie. Tra i libri di fotografia ho portato con me un volume di Giuseppe Di Tommaso “Vecchia Sulmona “ stampato e distribuito a cura dello stesso Di Tommaso e altri due volumi : “ Dieci fotografi abruzzesi” e Rapsodia abruzzese” stampati dalla Regione Abruzzo, oltre naturalmente a volumi con foto di Ghirri, Giacomelli ed altri.
Ho fatto questa lunga premessa perché ho voglia con questa rubrica che chiamo “ CAMERA OSCURA “ di riflettere appunto su questa “settima “ ( !?) arte.
E’ vero porterò delle testimonianze di fotografi e di ricercatori per parlare di fotografia. Anche se poi, in definitiva la fotografia parla da sé. Ma prima delle opere di Ghirri , Giacomelli ed altri mi piace ricordare , proprio come una premessa, Giuseppe Di Tommaso. Che, non era un fotografo di professione.
Era un appassionato delle memorie della città di Sulmona e geloso della loro integrità ne apprezzava il valore. Il valore appunto di tutte quelle lastre e quelle foto che aveva raccolto in tutta la vita e che restituivano integrità ad un mondo cittadino attraverso due secoli fine Ottocento e Novecento.
Lo incontravi, Di Tommaso, per il Corso di Sulmona con sotto il braccio la sua inseprabaile cartelletta che conteneva foto o lastre accuratamente avvolte nella carta velina..
Erano piccoli monumenti della storia di una città .
Ora Giuseppe Di Tommaso dorme nel cimitero di Sulmona e quando passo di lì lo saluto sempre come per dire grazie ad un passato che , come tutti i passati, contribuisce al presente e apre una finestra sul futuro.
CAMERA OSCURA dunque vuole dare un contributo alla riflessione sulla vita e sull’uso della fotografia di ieri ma anche di oggi.
sabato 26 febbraio 2011
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