lunedì 27 giugno 2016

Fontamara

Sabato 2 luglio 2016 alle ore 10,30 per gli eventi della Festa della trebbiatura all’antica che si tiene il 1-2 e 3 luglio nei locali e aree verdi dell’’Hotel Grazia in Rocca S. Stefano di Tornimparte,Valter Marcone leggerà Fontamara di Ignazio Silone accompagnato all’arpa celtica di Maria Di Giulio. La lettura dell’opera di Silone intende richiamare ancora una volta l’attenzione sul mondo contadino in un particolare momento della storia del nostro paese. Intende anche contribuire ad affrontare lo scottante problema della tentata delegittimazione umana, politica, culturale e letteraria di uno dei massimi pensatori europei del Novecento Ignazio Silone .Tema che viene ben ricordato nel volume di Antonio Sgabarrini e Annibale Gentile “Fontamaresi. La Scuola delle Libertà nella Fontamara di Ignazio Silone (Angelus Novus Edizioni 2015) .Traggo da Angelus Novus il breve scritto che segue sulla presentazione del libro tenutasi lunedì 29 febbraio 2016 con un incontro culturale inserito nel calendario degli appuntamenti mensili propedeutici alla “Festa Nazionale della Creatività”(promosso e organizzato dall’“Associazione 180amici L’Aquila Onlus”).
“I due coautori de I Fontamaresi sono stati impegnati ben quattro decenni per portare a compimento la polifonica edizione (circa quattro anni fa Annibale Gentile, uno dei più preparati e agguerriti studiosi siloniani, è scomparso a seguito di una banale caduta e Antonio Gasbarrini s’è fatto carico della sua ultimazione).
Il libro è denso di materiale documentario sulla figura politica ed artistica dello scrittore abruzzese, noto in tutto il mondo a partire da uno dei suoi capolavori Fontamara stampato in lingua tedesca nel 1933 durante il suo quindicennale esilio svizzero.
Secondo i due coautori, Ignazio Silone è stato attaccato a colpi di “scoop” negli anni Novanta e sino ai nostri giorni da alcuni storici revisionisti (Dario Biocca e Mauro Canali, in particolare). I quali, con la loro approssimativa ed erronea interpretazione di una serie di documenti d’archivio, ne hanno di fatto “sfregiato” la consolidata, nobile biografia. Le loro gravissime, infondate accuse, quali quella di essere stato negli anni Venti – mentre diciannovenne militava già nelle fila del Partito Socialista prima, e Comunista poi – un confidente della Polizia Politica Fascista, per di più a causa di una sua fantomatica omosessualità. Strampalate, malevoli tesi contrastate e smentite da altri noti storici di altissimo profilo quali Mimmo Franzinelli, Giorgio Soave, Giuseppe Tamburrano, Gianna Granati, Alfonso Isinelli, Massimo Teodori ed altri ancora, come Alberto Vacca recentemente, concordi nel sostenere come Ignazio Silone sia stato vittima di attacchi e manipolazioni fabulatorie per ragioni scandalistiche, mediatiche ed ideologiche, e non già storiche.
Il volume documenta con testi, disegni a colori e foto, l’innovativa esperienza didattica condotta da Annibale Gentile in una quinta elementare di Pescina, dove l’intero anno scolastico era stato imperniato sul romanzo Fontamara ambientato dallo scrittore abruzzese proprio nel paese marsicano dove era nato. Dalla cui lettura e interpretazione, poi, i diciotto “Scolari di Fontamara” hanno realizzato le loro illustrazioni per i passi salienti del romanzo, le fotografie dei luoghi in cui è ambientato, le “loro copertine”, le interviste agli abitanti di Pescina e allo stesso Silone in un magico incontro avvenuto a Roma tre anni prima della sua morte.
La tavola rotonda che si è tenuta in occasione della presentazione del libro ha aiutato a meglio affrontare, nel corso della presentazione, lo scottante problema della tentata delegittimazione umana, politica, culturale e letteraria di uno dei massimi pensatori europei del Novecento, e, ha posto il problema di restituire allo scrittore abruzzese tutta l’integrità dell’onore dovutogli, come ampiamente certifica nel volume la fresca creatività inventiva de “Gli scolari di Fontamara” “

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