sabato 30 gennaio 2016

Bibliofollia :Mostra internazionale Libri antichi e di pregio a Milano



ALAI – Associazione Librai Antiquari d’Italia presenta la quarta edizione della Mostra Internazionale Libri Antichi e di Pregio a Milano, che si svolgerà dall’11 al 13 marzo 2016, nella suggestiva cornice del Salone dei Tessuti, sede prestigiosa e strategica posta a soli 500 metri dalla Stazione Centrale del capoluogo lombardo. Anche quest'anno si rinnova dunque l'appuntamento con la grande mostra-mercato, che si riconferma il più importante evento del mercato librario d'antiquariato in Italia, dopo il grande successo di pubblico delle precedenti edizioni, con la conferma del patrocinio di Città Metropolitana di Milano, Regione Lombardia, Camera di Commercio di Milano, il sostegno di Assicurazioni Generali e il supporto di AbeBooks. Oltre 30 prestigiose librerie antiquarie italiane e internazionali presenteranno al pubblico alcuni tra i loro volumi più preziosi: libri miniati, incunaboli, documenti rari ed edizioni di pregio contemporanee per il piacere di collezionisti, esperti bibliofili e di tutti gli appassionati della carta stampata. Un vero e proprio patrimonio, ampio e articolato, che delinea la storia dell’umanità, fatta di cultura e bellezza. Come l’incunabolo delle Etymologiae di Isidoro di Siviglia, designato patrono di Internet proprio per questa sua ‘summa’ dello scibile umano, dove appare il primo mappamondo nella storia della stampa (Ex Libris Libreria Antiquaria) oppure il raro incunabolo figurato del 1497 contenente i Trionfi e il Canzoniere di Francesco Petrarca (Bado e Mart Antiquariato Librario); meritano di essere segnalati anche una preziosa prima edizione, datata 1531, de I Discorsi di Niccolò Machiavelli (Prometheos Libreria Antiquaria), La Comunione, foglio manoscritto su pergamena con miniatura attribuibile a Nicolò di Giacomo, il più famoso artista della scuola bolognese del XIV secolo (Solmi Studio Bibliografico), l’unica edizione delle favole e dei racconti morali noti con il nome di Panchatantra attribuiti alla figura del Governatore dell’Indostan Bidpai o Pilpai, vissuto due secoli prima di Cristo (Piemontese Libreria Antiquaria), una rara prima tiratura della prima stesura de La Secchia rapita, il maggior poema eroicomico italiano di Alessandro Tassoni, stampato nel 1622 in Francia a causa della censura ecclesiastica (Govi Alberto Libreria), e una rara prima edizione del 1809 di Dell’origine e dell’ufficio della letteratura di Ugo Foscolo, che fu ispirazione per gli autori del Risorgimento italiano (Meda Riquier Rare Books); tra i libri di viaggio, la celebre opera Voyage pittoresque ou description des royaumes de Naples et de Sicile del Saint-Non, considerato un capolavoro nell’ambito del libro illustrato del Settecento francese (Malavasi Libreria) e sempre in ambito internazionale un album con la serie completa di quindici surimono, xilografie giapponesi stampate attorno al 1830 privatamente e in edizione limitata, che raffigurano scene da importanti drammi del teatro No ad opera di Totoya Hokkei (Lella e Gianni Morra. Stampe e libri giapponesi), la prima edizione del libro Die Nibelungen di Franz Keim con otto grandi illustrazioni a doppia pagina del pittore e grafico austriaco Carl Otto Czeschka (Lindner Hans Antiquariat) e probabilmente l’unica copia rimasta del Planctus Serviae, il lamento della Serbia, stampata a Venezia nel 1761 e precedentemente appartenuta al celebre collezionista Frederick North, quinto conte di Guilford (Donhofer Norbert Antiquariat); tra le edizioni più recenti, una preziosa prima tiratura de Le avventure d’Alice nel paese delle meraviglie, stampata in lingua italiana dallo stesso editore dell’edizione originale inglese, e tradotta da Teodorico Pietrocòla-Rossetti, amico di Lewis Carroll, con 42 vignette del pittore e illustratore inglese John Tenniel (Xodo Libreria Antiquaria), la prima traduzione francesell’Ulisse di Joyce pubblicata da Adrienne Monnier nel 1929 (Freddi Libreria Antiquaria), una rara prima edizione de Il canzoniere. 1920-1921 di Umberto Saba (Palatina Libreria Antiquaria), La presenza di Orfeo, opera prima della poetessa Alda Merini con suo invio autografo (Il Muro di Tessa Studio Bibliografico), una piccola collezione di libri, giornali e altri documenti apparsi tra il 1902 e il 1907 che si esprimono con linguaggio pungente, spesso al limite del violento, sulla vicenda giudiziaria del Banco di Sconto e Sete di Torino (Il Piacere e il Dovere Studio Bibliografico), e un autentico gioiello dell'illustrazione Art Nouveau, Ilséa Princezna Tripolisská, tra i lavori più significativi di Alphons Mucha, stampato a Praga nel 1901 (Gilibert Galleria). Ricchissima la varietà degli argomenti proposti: da De cognoscendis, et medendis morbis ex corporum coelestium positione di Johann Virdung Von Hassfurt, pubblicato a Venezia nel 1584, rara opera di medicina astrologica secondo la quale le malattie possono essere diagnosticate attraverso lo studio delle influenze degli astri sulle varie parti del corpo (Atlantis Libreria Antiquaria), la Biblioteca omeopatica, interessante raccolta di circa 200 volumi in italiano, francese e tedesco pubblicate dalla prima metà dell’800 al 1970 circa (Benacense Studio Bibliografico), un elegante esemplare della monumentale edizione, la più importante mai pubblicata sulle camelie, ad opera dell’Abate Lorenzo Bernardo Berlese in legatura di pregio in pelle e oro, con 300 splendide tavole di J. J. Jung incise in rame, a colori, e ognuna delle quali poi rifinita a mano sotto la direzione di Cousin (Docet Libreria), fino ad un’interessante raccolta di libri, giornali e documenti riguardanti le idee dell’architettura italiana del dopoguerra, che aspirava a ricostruire, oltre alle abitazioni, il mondo (L'Arengario Studio Bibliografico). Non mancano infine i documenti autografi, come la lettera manoscritta e firmata da Alessandro Manzoni indirizzata ad Antonio Rosmini, datata 27 settembre 1842, Milano (Gozzini Libreria), le stampe come l’interessante raccolta che raffigura studiosi e lettori ad opera di artisti di epoche differenti (Ai Tre Torchi) e i libri curiosi, come la Lettera di Galileo a Madama Cristina di Lorena di Galileo Galilei, che con le sue dimensioni di 18x11 millimetri è considerato il più piccolo libro al mondo stampato a caratteri mobili (Gonnelli Libreria Antiquaria).http://www.quotidianoarte.it/
Eremo Rocca Santo Stefano sabato 30 gennaio 2016

lunedì 25 gennaio 2016

SILLABARI : Cammino ( seconda parte )





Un giorno ti svegli e dici ‘lo faccio, metto due cose nello zaino e parto a piedi’. Non per dimostrare qualcosa, non perché stia diventando una moda; vuoi solo riprenderti il tempo e andare per boschi e sentieri. Scoprire le vie secondarie, spogliarti del tuo io più moderno e allearti al paesaggio. Il mondo è maestoso, camminando lo capisci bene, lo sentono bene le tue gambe, la pianta dei tuoi piedi.
Camminare è terapeutico. E quella sensazione che assomiglia a un preconcetto che ti fa dire ‘si ma non si va abbastanza lontano’ la dimentichi appena sei alle prese col cammino, appena ti accorgi che ‘lontano’ è più una percezione che un dato di fatto.
Se il Cammino di Santiago de Compostela può rivelarsi vera e propria esperienza di vita, di crescita e spirituale, i cammini italiani non soffrono di un complesso di inferiorità. Tengono il passo, invece. Richiedendo lo stesso impegno, la stessa determinazione, a volte la stessa fatica.
Molti viaggiatori che ho intervistato, e che hanno fatto scelte impegnative a lungo termine in giro per il mondo, sono partiti proprio da qui: la Via Francigena, il Cammino di Assisi, la Via degli Dei. Non solo percorsi ma vie, che ti si aprono dentro.




VIA DEGLI DEI    www.viadeglidei.it
Si parte da Bologna e si arriva a Firenze attraversando l’Appennino tosco-emiliano. Percorribile a piedi in 4-6 giorni, a seconda di quanto si è allenati. Bastano invece 2-3 giorni per fare l’intero percorso in bicicletta. Copre un dislivello massimo di 1460 metri ed è alla portata di tutti. Molte tappe in cui trovare alloggio e degustare le specialità gastronomiche della zona.


VIA FRANCIGENA     www.viefrancigene.org 
Antichissima via che connetteva Canterbury a Roma e poi, a seguire, alla Puglia. Itinerario ricco di storia e testimonianza di quanto il pellegrinaggio devozionale fosse importante in epoca medievale.  Il percorso che attraversa l’Italia, dal Gran San Bernardo a Roma, conta 44 tappe e 1.000 km circa. Trattandosi di una rete di vie è possibile suddividere il lungo tragitto in diversi itinerari, percorrendoli separatamente.




VIA DELLA TRANSUMANZA   www.tratturomagno.it
244 chilometri di strade verdi che scendono dalle montagne dell’Abruzzo alle pianure di Foggia, in Puglia. Antica via pastorale che, mezzo secolo fa, si percorreva per la transumanza delle greggi. Si percorre a piedi in 10-11 giorni attraversando valli, antichi borghi e piccoli centri.


CAMMINO DI ASSISI    www.camminodiassisi.it
Da Dovadola (Forlì Cesena) ad Assisi, in Umbria, il percorso si snoda attraverso 300 chilometri ad un’altezza massima di 1250 metri. Dalle foreste tosco-romagnole si scende verso lunghi tratti pianeggianti. E’ percorribile in 12-13 giorni e attraversa località come Verna, Camaldoli e Gubbio.


LE CICLOVIE DEL PO     MovimentoLento
5 itinerari percorribili a piedi o in bicicletta costeggiando il fiume più lungo d’Italia: il Po. Camminare lungo gli argini del fiume, visitare città d’arte e riserve naturali e fermarsi in locande e punti di ristoro lungo un percorso che copre una distanza di 240 chilometri.


BASILICATA COAST TO COAST    www.basilcatacoasttocoast.com
Si parte da Maratea e si ripercorre l’itinerario del noto film di Rocco Papaleo “Basilicata coast to coast” arrivando a Scanzano ionico. L’itinerario si snoda attraverso i 233 chilometri che separano il mar Tirreno dallo Ionio, alla scoperta di una delle regioni meno conosciute d’Italia.


VIA DEGLI ABATI    www.viadegliabati.com
Si raggiunge un dislivello complessivo di 6000 metri nei 190 chilometri della ‘Via Francigena di montagna’ che corre lungo l’Appennino tosco-emiliano. Percorsi impegnativi  tra sentieri, mulattiere, valli e crinali che partono da Bobbio, nella provincia di Piacenza e arrivano a Pontremoli, in Toscana.


VIE FRANCIGENE DI SICILIA   
900 km di vie sparse per la Sicilia, di strade sterrate, sentieri e città ricche di tradizioni della cultura locale. Agli inizi dell’anno 1000 d.c., le antiche vie, collegavano l’entroterra e le zone costiere ai vari porti d’imbarco dell’isola, per permettere ai pellegrini dell’epoca di raggiungere Roma o la Terra Santa.


CAMMINO DI SAN GIORGIO VESCOVO    www.camminodisangiorgiovescovo.it
Per gli amanti della Sardegna, questo itinerario si svolge tra Cagliari e le aree montane interne dell’ Ogliastra, nei pressi di Nuoro. Strade sterrate e pendenze da superare in un contesto naturale di maestosa bellezza. 200 chilometri suddivisi in 12 tappe che necessitano una buona conoscenza del territorio o la presenza di una guida per mancanza di segnalazione.


CAMMINO DI SAN BENEDETTO    www.camminodibenedetto.it
310 km nel cuore dell’Italia partendo da Norcia, in Umbria, e arrivando a Monteccasino, dopo aver attraversato tutto il Lazio. 16 tappe su sentieri, carrarecce e strade secondarie a stretto contatto con la natura e la storia medievale.


ITALIA COAST TO COAST    www.italiacoast2coast.it
18 tappe per percorrere i 410 km che connettono il Mar Adriatico al Tirreno. Si parte da Portonovo, nelle Marche e si arriva a Orbetello, di fronte al Monte Agentario. Si attraversano Marche, Umbria, Lazio e Toscana percorrendo antiche vie, trovando alloggio in antichi eremi, immersi nella natura e nella storia.
Stefania Cassani  05/01/2016  http://www.viaggiatorisidiventa.it

Eremo Rocca Santo Stefano lunedì 25 gennaio 2016












 



SILLABARI : Cammino




Il 2016 è stato proclamato dal ministro dei beni culturali Franceschini come l’Anno Nazionale dei Cammini; un buon segnale che potrebbe anche portare a una svolta. L’Italia infatti è famosa per le sue bellissime città d’arte: Roma, Firenze, Venezia e Milano sono le mete più gettonate. Ma senza nulla togliere a queste splendide città, il nostro Paese è attraversato da cammini naturalistici, religiosi, culturali e spirituali che permettono di vivere un turismo all’insegna della sostenibilità e del “viaggiare lento”, per vivere un’esperienza differente, ma altrettanto ricca di emozioni. Vi suggeriamo quindi cinque itinerari da fare a piedi per riscoprire zone dell’Italia forse meno note ma che sapranno sorprendervi.

IL CAMMINO DEI BRIGANTI

Il Cammino dei Briganti è un percorso ad anello di sette giorni che si snoda lungo i sentieri battuti 150 anni fa dai briganti della Banda di Cartore.il territorio attraversato da questo cammino è di confine, oggi tra Abruzzo e Lazio, ieri tra Stato Pontificio e Regno Borbonico, questo perché i briganti dovevano essere in grado di passare una parte all’altra a seconda della minaccia. Tuttavia i briganti non erano malviventi, erano più simili ai partigiani, lottavano contro l’invasione dei Sabaudi, che avevano costretto il popolo a entrare nell’esercito. Erano persone, che non volevano assoggettarsi ai nuovi padroni, e per questo erano entrati in clandestinità. Una storia però fatta anche di rapimenti, riscatti, e tanta violenza. Una storia di 150 anni fa. Oggi si cammina a quote basse (tra gli 800 e i 1300 m.s.l.m) tra la Val de Varri, la Valle del Salto e le pendici del Monte Velino. Partenza ed arrivo da Tagliacozzo (AQ).

LA VIA DEGLI DEI

La via degli Dei si snoda lungo l'antico tracciato della Flaminia Militare, che unisce la città di Felsina (Bologna) con Fiesole (Firenze) e percorre 130 km di media difficoltà. Lungo il percorso è ancora visibile parte dell'antico selciato della via romana che percorre i boschi fitti dell'Appennino. Per chi vuole percorrere tutto l'itinerario, si parte da Piazza Maggiore per salire a San Luca (BO) per poi seguire il lungo Reno fino a Sasso Marconi (BO) e qui ci si inerpica per quel paesaggio unico che è il Contrafforte Pliocenico. Infine si giunge a Firenze con una vista dall'alto da Fiesole che vi ripagherà per le fatiche compiute.Durante questo itinerario è possibile ammirare le torri in pietra di Monte Adone (BO), i selciati romani visibili in più punti e le peculiarità ambientali del Contrafforte Pliocenico a grandi faggete nella parte più alta del cammino e delle dolci colline della piana del Mugello.

LA VIA DEGLI ABATI 
La via degli Abati unisce Pavia a Pontremoli (MS). È  un cammino religioso che percorre le orme degli Abati di San Colombano, dalla Pianura Padana, attraversando l’Appennino piacentino e parmense, fino in Lunigiana. Si percorrono strade sterrate, sentieri nei boschi e antichi tratturi e il tempo previsto per la sua percorrenza è di otto giorni. L’itinerario è stato riscoperto verso la fine degli anni Novanta, ma in realtà è molto antico. Nasce infatti come tratto alternativo, perché più breve, alla più nota Via Francicegena ed era utilizzato già dal VII secolo. La Via, utilizzata già dai sovrani longobardi prima della conquista della Cisa, controllata dai Bizantini, toccava anche l’abbazia di Bobbio, nel cuore dell’Appennino, dove i pellegrini diretti a Roma e provenienti dalla Francia e dalle Isole Britanniche passavano a venerare le spoglie di San Colombano, grande abate irlandese e padre, con San Benedetto, del monachesimo europeo. Il tracciato lungo circa 190 km, e più impegnativo della Via Francigena, si snoda per sentieri, mulattiere, carrarecce attraversando valli e crinali per un dislivello complessivo di oltre 6000 metri.

LA VIA DELLA TRANSUMANZA

I tratturi già in epoca protostorica erano lunghe vie battute dalle greggi, ma hanno radici millenarie e prima della costruzione delle antiche strade romane, lungo i tratturi si svolgevano intensi traffici commerciali. Il nome “Tratturo” comparve per la prima volta durante gli ultimi secoli dell’Impero romano e in latino indicava la possibilità di utilizzare in modo gratuito il suolo di proprietà dello Stato, di cui beneficiavano i pubblici funzionari e che venne esteso anche ai pastori della transumanza per l’uso delle vie pubbliche. Oggi i tratturi non sono più utilizzati come vie di comunicazione di persone, animali e merci, ma sono diventati dei grandi musei all’aperto che costituiscono delle preziose testimonianze storiche e culturali. Oggi infatti gli antichi tratturi della transumanza sono itinerari privilegiati da percorrere a piedi o in bicicletta, passando per boschi e valli, dall'Abruzzo alla Puglia. Il più importante e lungo tratturo italiano è il tratturo magno che dall'Abruzzo arriva sul Tavoliere delle Puglie (FG) passando per il Molise e la Basilicata.

LA VIA DEGLI ETRUSCHI

Sette itinerari, accompagnati dal paesaggio della Maremma, che rientrano nel percorso “In Etruria”
, che grazie al passaggio nei parchi archeologici, permette di riscoprire i luoghi abitati dagli Etruschi. La Via degli Etruschi, molto varia e dagli splendidi panorami è percorribile in circa sei giorni. Essa ci permette di immergerci in una "lontana" ma quasi ancora percepibile atmosfera etrusca. Il tracciato della Via degli Etruschi parte dall'antica città di Artimino in Toscana e, dopo aver attraversato la valle del Bisenzio e aver fatto tappa a Prato (Gonfienti), Vaiano (PO)- Montecuccoli (PO), Montepiano (PO) - lago del Brasimone, Grizzana Morandi (BO), valicato quindi lo spartiacque appenninico, raggiunge Marzabotto (BO), l'etrusca Kainua, e permette così di collegare la Toscana e l’Emilia Romagna, l’antica Etruria propria con quella Padana. Il percorso può essere effettuato anche in senso inverso partendo da Marzabotto.
Che sia una via di santi o di briganti, insomma, poco importa, quello che conta è prendersi il proprio tempo, vivere un’avventura unica, a contatto con la natura, i suoi profumi e i suoi silenzi. 
Claudia Gaggiottino per eHabitat.it 
Abbiamo parlato di:Il Cammino dei Briganti web | Facebook La Via degli Dei web | Facebook La Via degli Abati web | Facebook La Via degli Etruschi web | Facebook La Via della Transumanza web | Facebook 
 Prima parte

 Eremo Rocca Santo Stefano lunedì 25 gennaio 2016


VERSI D’ALTRI E ALTRI VERSI : Che fanno i poeti



LE CARTE
…Imbrogliare le carte
far perdere la partita.
E’ il compito del poeta?
Lo scopo della sua vita?
Giorgio Caproni

I POETI LAVORANO DI NOTTE
I poeti lavorano di notte
quando il tempo non urge su di loro,
quando tace il rumore della folla
e termina il linciaggio delle ore.
I poeti lavorano nel buio
come falchi notturni o usignoli
dal dolcissimo canto
e temono di offendere Iddio.
Ma i poeti, nel loro silenzio
fanno ben più rumore
di una dorata cupola di stelle.
Alda Merini

FU QUESTO UN POETA – COLUI CHE DISTILLA
Fu questo un poeta – colui che distilla
un senso sorprendente da ordinari
significati, essenze così immense
da specie familiari
morte alla nostra porta
che stupore ci assale
perché non fummo noi
a fermarle per primi.
Rivelatore d’immagini,
è lui, il poeta,
a condannarci per contrasto
ad una illimitata povertà.
Della sua parte ignaro,
tanto che il furto non lo turberebbe,
è per se stesso un tesoro
inviolabile al tempo.
Emily Dickinson (traduzione di Massimo Bacigalupo)

IL POETA
Solo a me, il solitario,
luccicano le infinite stelle di notte,
mormora la fonte di pietra il suo magico canto,
solo a me, a me il solitario,
le ombre colorate delle nuvole passeggere,
muovono come sogni sopra la campagna.
Niente mi è dato:
né casa, né campo, né caccia, né bosco, né mestiere,
mio è solo ciò che non è di nessuno,
mio è il ruscello che precipita dietro il velo del bosco,
mio è il mare terrificante,
mio il garrire del gioco dei bimbi,
lacrime e canzoni di chi ama, solo, nella sera.
Miei sono pure i templi degli dei,
mio il venerabile giardino del passato.
E non meno la volta celeste e luminosa
del futuro è la mia patria:
spesso nei voli del desiderio
la mia anima s’innalza e rimira
il futuro d’un’umanità beata,
amore che trionfa sulla legge,
amore da gente a gente.
Tutti io ritrovo nobilmente mutati:
contadini e re, mercanti e solerti marinai,
pastori e giardinieri e tutti
festeggiano grati la festa universale del futuro.
Solo il poeta manca,
il poeta contemplatore e solitario,
portatore ed immagine sbiadita dell’umana nostalgia.
Per compiersi
né il mondo né il futuro hanno bisogno di lui.
Molte corone appassiscono sulla sua tomba,
ma la sua memoria è già svanita.
Hermann Hesse (traduzione di Brunamaria Dal Lago Veneri)

LA MIA MUSA
La mia musa sta sull’angolo della via
dà a ciascuno quasi per niente
ciò che io non voglio
quando è allegra
mi regala ciò che vorrei
rare volte l’ho vista allegra.
La mia musa è una suora
nella casa oscura
dietro doppie inferriate
mette presso il suo Diletto
una buona parola per me.
La mia musa lavora in fabbrica
quando ha finito di lavorare
vuol andare a ballare con me
ma io
non finisco mai di lavorare.
La mia musa è una vecchia
mi picchia sulle dita
strilla con bocca coriacea
è inutile matto
matto è inutile.
La mia musa è una donna di casa
non biancheria
nell’armadio ha parole
Raramente ne apre le ante
e me ne porge una.
La mia musa ha la lebbra
come me
ci baciamo via la neve
dalle labbra
ci dichiariamo mondi.
La mia musa è tedesca
non mi dà alcuna protezione
solo se mi bagno nel sangue del drago
mi posa la mano sul cuore
così resto invulnerabile.
Heinrich Böll (traduzione di Italo Alighiero Chiusano )