domenica 29 novembre 2015

VERSI D'ALTRI E ALTRI VERSI da "Il disegnatore di alberi" di Roberto Amato






Da quando il mondo è finito ti scrivo con più regolarità
(ogni giro di luna).

Dico finito ma esagero.
Ogni cosa è al suo posto.
Ma sono i posti
che non ci sono più
che sono incasellati in un termitaio:
un favo abbandonato dalle api.


probabilmente
esiste un Ordine Conclusivo.
(Voglio dire che il mondo non è stato ammassato a caso).

Ma noi non siamo interessati a queste cose.
Noi volevamo affittare un monolocale
per avere qualche rapporto intimo (non proprio sessuale):
ad esempio lavarci reciprocamente i capelli e pettinarci
e poi scegliere i nostri vestiti secondo una logica
che a me piacerebbe definire
stringente.

Poi volevamo costruire una libreria in cucina. Un vero ricettario
perché secondo me nella vita non si dovrebbe fare altro che cucinare
anche se poi non si mangia quasi niente.
Di Roberto Amato
Le cucine celesti, Diabasis, 2003 (Premio Viareggio-Répaci per la Poesia)
Gli sposi, Diabasis, 2004 (Plaquette fuori commercio)
L’agenzia di viaggi, Diabasis, 2006 (Premio Spallicci)
Il disegnatore di alberi, Elliot, 2009
L’acqua alta, Elliot, 2011
Lo scrittore di saggi, Elliot, 2012
Le città separate, Elliot, 2015
Eremo Rocca Santo Stefano Domenica 29 novembre 2015**

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