domenica 21 aprile 2013

VERSI D’ALTRI E ALTRI VERSI : Vittorio Monaco


VERSI D’ALTRI E ALTRI VERSI  : Vittorio Monaco

ScriveAntonio di Fonso su  ILTEMPO del 19.4.2013 “La poesia di Vittorio Monaco, studioso e ricercatore dicultura popolare, torna a parlarci in una raccolta inedita uscita proprio inquesti giorni,  che l’autore aveva scritto alla fine degli anni settanta eche sarà presentata domani a Sulmona nella sede della Comunità Montana dipalazzo Sardi, alle ore 17,30. Il titolo della silloge è evocativo e ci riportaa un periodo della storia recente – gli inizi degli anni 80 – denso diavvenimenti che hanno segnato le vicende pubbliche e la cronaca politicadell’Italia di  quei giorni. Un contesto di febbrile e intenso vissutocivile che seppure fondamentale per capire i versi di Monaco ne rappresentaperò soltanto lo sfondo, la cornice entro cui si colloca il racconto lirico dellibro che privilegia riflessioni e momenti più privati, che si svolgono appuntoai margini  perché “ I secoli sono una finzione” o “il Tempo cancella lesue tracce”. Accanto alla storia pubblica,  Monaco percorre i sentieri piùlaterali delle passioni civili che hanno comunquecontraddistinto la sua esperienza di intellettuale  e ritrova nei paesaggie nei cieli della sua Pettorano occasioni  di incanto mitico e bilanciesistenziali: nelle rondini che “spiccano il volo flottando nella luce” o nellaluce estiva dove “Le chiome dei castagni l’afa ingombra. / /Cuoce l’estate alsole”.  Le riflessioni e il bilancio dei quarant’anni – l’età che l’autoreaveva quando scrisse la maggior parte delle poesie di questa raccolta – lovedono inoltre attento a descrivere le ragioni di un impegno politico che perla prima volta fa i conti con la disillusione in cui “sono spenti i fuochi/ checredevamo eterni”, attraverso la nuova consapevolezza che “ Progetti, affetti,pensieri…” forse “tramontano nella storia, / si perdono nella memoria”. E  alla fine della storia, dove termina la strada, lungo i margini di queisentieri  battuti da Monaco si coglie l’occasione per un congedo  aquel mondo contadino sempre presente nella sua poesia, a cui si rivolgenell’Epilogo: “per ciò che fu splendido ieri/ ed oggi è muto”.
Nella presentazione  avvenuta a Sulmona nelle sale di  Palazzo Sari, Ottaviano Giannangeli ha dettoche  Vittorio Monaco,  alla fine i conti con l’al di là li ha fatti.


Il Tempo

Cancella il tempo le suetracce,
senza fretta – scava lenostre facce.
Come un ladro esperto cinasconde
gli indizi del passaggio,confonde
le piste. I cani-poliziottodel cuore
scavano inutilmentenell’afrore
spento dei rifiuti, tra lemiserie
degli sparsi mucchietti dimacerie.
E un coccio di vetro, se tispecchia,
ti deforma: tra le tue maniinvecchi!

Il vento della vita
Il vento della vita i giornisfoglia,
li ammucchia in vane storie,li disperde.
Basta un inverno: l’albero sispoglia,
né più lo illude a primaverail verde.

Eremo Rocca S.Stefano domenica  21 aprile 2013

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