mercoledì 1 luglio 2015

IO NON SO SE RIUSCIRO'

di Valter Marcone

Io vado a tentoni
tra didascalie delle lettere
e lettere come didascalie
appena scritte, verso dopo verso.
Io abbandono gabbiani e tramonti
e guardo oggetti veri
- non perché gabbiani e tramonti
non siano veri -
ma voglio dire più vicini: tazze da caffè
frullatori, piatti, calzini e cappelli.
Io vado a tentoni
e il secondo verso non so che dirà.
Io non so se riuscirò
a visitare le terre più vicine
d'un cuore appena appena percorso.
Scrivo per antipatia e oggi
fuggo dalla poesia, poesia riparazione del mondo.
Il raccoglimento di fine giornata
nel domicilio della lingua
mi sorprende,
ahi quando è vera questa terra
della non poesia.

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