lunedì 12 luglio 2010

BIBLIOFOLLIA : Non solo per scherzo

BIBLIOFOLLIA : Non solo per scherzo

Mark Twain in una strampalata novella racconta di essere entrato nella bottega del suo libraio di New York e di avergli domandato se era vero che egli accordava un certo sconto ai soci di una associazione a cui Twain apparteneva. E, avita risposta affermativa, seguitò domandandogli di altre quattro associazioni o istituzioni , di cui pure egli faceva parte e che avevano diritto ad altrettanti sconti. E il libraio regolarmente assentiva. E allora lo scrittore continuò:
- Sta tutto bene, ma io poi non sono il primo venuto, io sono Mark Twain ; non avrò io diritto ad un piccolo trattamento di favore?-
-E’ più che giusto, Signor Twain, sappiamo il nostro dovere.-
- Ma Voi dimenticate chìio sono vostro antico ed assiduo avventore: dovreste solo per questo darmi un piccolo soprasconto.-
- Anche questo è giusto Signor Twain.-
- E allora io prendo questo volume (era un volume di due dollari, prezzo avanti guerra); fatemi il conto di quanto vi devo.-
-E’ fatto Signor Twain . Prenda pure il libro sono io che devo rifarle 12 cent-.

Un pastore anglicano di campagna, avendo composto un sermone che aveva riscosso molti applausi nella sua parrocchia, pensò di stamparlo. Andò a Londra da noto tipografo Bowyer. Questi accolse cortesemente il nuovo cliente , s’intese con lui sul formato e sui caratteri e quindi chiese quante copie desiderava stampare. Il bravo pastore rispose tranquillamente che essendoci in Inghilterra più di 10.000 parrocchie e contando che ognuna di esse ne avrebbe comprato almeno un esemplare ma qualcuna più di uno si potevano stampare 30-35 mila copie. Lo stampatore sorrise a fior di labbra e annuì. Qualche mese dopo , avendo l’autore chiesto l’esito della vendita vide con terrore giungere un estratto conto che gli chiedeva di pagare il suo debito di 875 sterline per spese di stampa delle 35 mila copie del sermone e il compenso di 5 sterline per la vendita di 17 copie del sermone medesimo. Il povero pastore passò una brutta notte . Ma la mattina successiva si vide recapitare una lettera che diceva:” Caro signore, vi chiedo perdono dell’innocente scherzo che mi sono permesso di farvi. Io conoscevo meglio di voi qual’erano le possibilità di vendere le copie del vostro sermone per cui al posto delle 35 mila richieste ne ho stampate soltanto cinquanta copie. Del cui modesto prezzo ricavato mi permetto di farvi dono per farmi perdonare della libertà che mi sono presa.”


(Da Aneddoti bibliografici raccolti da Giuseppe Fumagalli , Casa Editrice Bietti, Milano, 1933)


Eremo Via Vado di sole, L’Aquila lunedì 12 Luglio 2010

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