martedì 13 luglio 2010

CANZONIERE : Italia bella....

CANZONIERE Italia bella…

Italia bella, mostrati gentile

Italia bella,mostrati gentile
E i figli tuoi non li abbandonare,
sennò ne vanno tutti ni’ Brasile
e ‘un si ricordon più di ritornare,

Ancor qua ci sarebbe da lavorà
Senza stà in America a emigrà.

Il secolo presente qui ci lascia ,
il millenovecento s’avvicina;
la fame ci han dipinto sulla faccia .
e per guarilla ‘un ce la medicina .

Ogni po’ noi si sente dire : E vo
là dov’è la raccolta del caffè.

L’operaio non lavora
e la fame lo divora
e qui’ braccianti
‘un san come si fa a andare avanti .
Spererem ni’ novecento,
finirà questo tormento ,
ma questo è il guaio ;
il peggio tocca sempre all’operaio.

Non ci rimane più che preti e frati,
moniche di convento e cappuccini ,
e certi commercianti disperati ,
di tasse non conoscono i confini.

Verrà un dì che anche loro dovran partì
là dov’è la raccolta del caffè.

Ragazze che cercavano marito
vedan partire il loro fidanzato
vedan partir il loro fidanzato
e loro restan qui co’ l’ sor curato.

Verrà un dì….

Le case restan tutte spigionate,
l’affittuari perdan l’affitto ,
e i topi fanno lunghe passeggiate ,
vivan tranquilli con tutti i diritti

Verrà un dì…

(Stornelli popolari sull’emigrazione di fine secolo raccolti in Casentino da Caterina Bueno nel 1965 a Stia in osteria e al castello Porciano dalla voce di Principio Michele L’informatore li conosceva già da molti anni come “Stornelli alla Leggera”. Il testo è pubblicato nelle note di copertina del LP di Caterina Bueno Eran tre falciatori . )


Trenta giorni di nave a vapore

Trenta giorni di nave a vapore,
fino in America noi siamo arrivati
fino in America noi siamo arrivati;
abbiam trovato né paglia né fieno ,
abbiam dormito sul nudo e terreno,
come le bestie abbiam riposà.

E l’America l’è lunga e l’è larga ,
l’è circondata dai monti e dai piani
e con l’industria dei nostri italiani
abbiam formato paesi e città,
e con l’industria dei nostri italiani
abbiam formato paesi e città.

(Raccolta a Mercenasco (Torino) nel 1963 da Roberto Leydi che l’ha pubblicata ( parole e musica) nel volume I canti popolari italiani. ).


Eremo Via vado di sole , L’Aquila

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