mercoledì 22 agosto 2012

Brasile. Ogni detenuto potrà leggere un libro al mese, farne una recensione e così ottenere quattro giorni di sconto della pena.

Il più struggente e anche il più istruttivo elogio del libro arriva dalle carceri brasiliane. È un elogio che
ci riguarda: perfeziona l'equivalenza universale tra i libri e la libertà. Perché tra i dannati di laggiù si è appena accesa la luce di «una alternativa alla pena» che i legislatori brasiliani hanno intitolato alla «redenzione dei reclusi». È un esperimento varato in quattro carceri, grazie a una legge appena approvata. Dice che ogni detenuto potrà leggere un libro al mese - di letteratura, filosofia o scienza - farne una relazione scritta «con proprietà di linguaggio e accuratezza, dimostrando di averne compreso il valore e il senso» e ottenere in cambio «quattro giorni di sconto pena». Non più di un libro al mese, per ora. Dodici libri all'anno, l'equivalente di 48 giorni di libertà in più.

L'idea è così azzeccata, così pertinente, che poteva venire in mente solo a chi ha conosciuto la geometrica afflizione del carcere, il rumore delle serrature, i fantasmi della solitudine. E infatti è stata Dilma Rousseff a idearla. Che molto prima di diventare l'attuale presidente del Brasile è stata incarcerata per tre anni, dal 1970 al 1972. Era la cupa stagione dei generali. Dilma, studentessa di famiglia borghese era entrata nella guerriglia, era stata arrestata a San Paolo con un'arma addosso, aveva subito ventidue giorni di tortura. Da allora non ha mai dimenticato quanti abissi contengano quelle mura. Quanto buio. E quali piccole vie d'uscita possano trasformare i reclusi in «persone migliori».

Il libro è una di quelle vie d'uscita. Perché apre mondi immaginari. Racconta vite vere. Insegna che il destino è multiplo, la malasorte ondivaga, l'odio può essere guarito, la poesia può svelare significati inattesi alla semplice nostalgia di un tramonto, l'amore può cambiarci in una sola sera, e anche la libertà è sempre possibile, ma mai chiudendo gli occhi. «Chiunque di loro avrà una visione più larga del mondo» hanno detto al ministero della Giustizia brasiliano, varando questa legge che punta tanto sui libri, quanto sui detenuti.

http://www.controlacrisi.org/notizia/Altro/2012/8/15/25450-brasile-ogni-detenuto-potra-leggere-un-libro-al-mese-farne/
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