sabato 8 marzo 2014

8 MARZO FESTA DELLA DONNA

8 MARZO FESTA DELLA DONNA



Una poesia dolce e avara per salutare la donna. Una dellepiù belle, a mio avviso, rivolte alla donna nel poema dantesco. Che guarda unpo’ ha sempre bisogno per essere letto di commenti di intere pagine per unasola terzina.  In questo caso arrivadiretto. E ogni ulteriore commento diventa superfluo.

 

«O donna in cui la mia speranza vige,
e che soffristi per la mia salute
in inferno lasciar le tue vestige,
di tante cose quant' i' ho vedute,
dal tuo podere e da la tua bontate
riconosco la grazia e la virtute.
Tu m'hai di servo tratto a libertate
per tutte quelle vie, per tutt' i modi
che di ciò fare avei la potestate.
La tua magnificenza in me custodi,
sì che l'anima mia, che fatt' hai sana,
piacente a te dal corpo si disnodi».
Così orai; e quella, sì lontana
come parea, sorrise e riguardommi;
poi si tornò a l'etterna fontana.
(Par. XXXI 79-93)

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