venerdì 8 giugno 2012

E quando pensi che tutto - poesie -

E quando pensi che tutto  - poesie  -



1.
E quando pensi che tutto
quel dolore sia poi passato
una notte all’improvviso
ti svegli ed è come se
al suo pensiero fosse tornato
tutto intero e senza senso.
Sta lì dinanzi  alle ore
ormai  insonni al limite
del pianto su una terra
ormai attraversata solo
dal ricordo di quella sofferenza
tenuta insieme dai tuoi occhi
di madre ormai  non più
donna ma carne sfatta
dalla fatica di vivere
poggiata per sempre
sulla soglia di un sepolcro.
E adesso, adesso, madre
noi non guardiamo più assieme
il dissiparsi del giorno ,
il fiorire delle ombre
sui muri della tua stanza
là nella casa dello stretto vicolo
odoroso di sughi al pomodoro
e frittate con il timo.
La voglia di piangere   stanotte
che sa  di queste cose ,di fiori
e di borotalco
è un fremito del cuore
che si rasserena solo nel porto
del mesto rituale  di quel po’
di vita che mi rimane da vivere.



2.
Raccolto il cumulo della vita
i dolori e i muti desideri
c’incamminiamo ogni giorno
tra povertà e illusioni
su per le antiche strade
dall’odore delle case
ormai chiuse per sempre
nell’ombra che sommerge
ogni cosa.
E’ presto perché si faccia buio
dentro e fuori  il nostro cuore
ma di ora in ora
leggera si avvicina quella notte
che poi è anticipo
dell’umane consolazioni
e d’una dolce carità
che cuce incessantemente
il tempo comune
intessuto di giovani pene
e desideri raccolti
in storie
che fabbrichiamo incessantemente ,
le storie  di chi è parte
anche della nostra storia.



3.
Sera antica di  primavera
sera dolce   di maggio
già con il respiro dell’estate
per l’approssimarsi di giugno ;
sera tra le tue ombre
un’altra ombra forse
contro il bianco del muro
del cortile s’immerge
come un ricordo  che rivede
il vagare  d’una veste leggera
per le stanze della casa
che sa ora dell’aroma dell’assenza.
Sera che reclini il capo
sulla  lunga lista  delle cose
svanite come questa città
spoglia ormai dei profumi
della mente, dell’odore  di basilico
e delle rose  dai languidi rami
polverosi affacciati sui muri.
Sera dal volto insonne
labirinto di pensieri
affacciati sulle strade.
Me ne andrò via. La sera
viene e accende, accende
di rosso ogni pensiero .Vado.
Percorro ora il sogno .



4.
E’ difficile spiegare
le colline  dorate  ,il verde
degli alberi.
E’ difficile spiegare
questa vita in mezzo
a colline dorate
e il verde degli alberi.
E’ facile  perché
“avevo fitta nel cuore
la spina d’una passione
riuscii a strapparmela un giorno
ora non sento più il cuore “.

Eremo Via vado di sole, L’Aquila,  venerdì  8 giugno 2012

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