giovedì 29 settembre 2011

CONTRAPPUNTO : Il tesoro del re

CONTRAPPUNTO : Il tesoro del re

Il mondo è pieno di tesori nascosti: affondati o sequestrati durante i centinaia di conflitti bellici della storia, nascosti da criminali in località segrete, o frutto di civiltà che sono state distrutte o dimenticate. Ed il mondo è anche pieno di cercatori di tesori, che il più delle volte spendono milioni di dollari per ottenere praticamente nulla.

Tesori sotto i pilastri che nell’isola di Ariano delimitavano il confine tra stato veneto e pontificio, ove ci sono ancora adesso padèle colme di palanche, di marenghi o di zecchini nascosti o dimenticati, di volta in volta, da re Adriano, da Garibaldi, dai paladini di Carlo Ma

Il tesoro di Napoleone, ottanta tonnellate d’oro saccheggiate dall’esercito francese nell’autunno del 1812, sarebbe ancora intatto, sepolto sotto un cumulo di terra a poche centinaia di chilometri da Mosca.

Il vicerè del Perù, nel 1820, volle trasportare il tesoro del Paese lontano dai turbamenti interni che si facevano sempre più preoccupanti. William Thompson venne incaricato di guidare 11 navi piene di preziosi verso il Messico. Ma quest'uomo non era di certo il più affidabile al mondo: era stato un pirata sanguinario in passato, e tutta quella fortuna era troppo per poter resistere. Non appena lasciò il porto, uccise le guardie peruviane e fece rotta verso l'Oceano Indiano.

La nave principale di Thompson, la Mary Dear, venne catturata poco dopo, e tutto l'equipaggio venne impiccato, tranne il capitano ed il suo primo ufficiale. Vennero mantenuti in vita per mostrare la posizione del tesoro rubato che, pare, nascosero sulle Cocos Islands.

I due tuttavia sparirono nella giungla delle isole, e non vennero mai ritrovati. Da allora, più di 300 spedizioni hanno cercato di ritrovare il tesoro, senza alcun successo.

Durante la Seconda Guerra Mondiale, l'esercito giapponese sotto il comando del generale Tomoyuki Yamashita rubò un tesoro del valore di svariati miliardi di dollari. Il tesoro venne nascosto in una serie di caverne sotterranee nelle Filippine.

Il Castello di Novara fu costruito durante il dominio di Galeazzo Visconti verso la seconda metà del Trecento. Dal 1472 in poi fu completamente ristrutturato per utilizzo militare prima e come carcere poi. Splendido il parco dell'Allea che lo circonda, collinare.Esiste una leggenda che riguarda l'esistenza di un cavallo d'oro disegnato addirittura dallo stesso Leonardo da Vinci. Pare che questo tesoro fu realizzato in onore di Ludovico il Moro che però fu catturato nel sul stesso castello. Il cimelio tanto prezioso fu nascosto nei sotterranei, talmente bene che nessuno fu stato mai in grado di ritrovarlo. Si dice infatti che vi sia una profonda galleria che attraverserebbe tutta la città, ma non se ne conosce l'entrata. Chissà, forse un giorno mosso dal desiderio del cavallo d'oro qualcuno troverà il coraggio di esplorarla!

Ma la storia e le vicende dei tesori sono esemplari in questa storia raccontata da Erodoto che riassumo :

Il faraone Rampsinito si fa costruire una camera di sicurezza per nascondervi i suoi tesori. Il costruttore dispone però una pietra del muro in modo che possa essere facilmente tolta anche da un solo uomo. Prima di morire, il costruttore rivela il segreto della pietra mobile ai suoi due figli. Questi ne approfittano subito e cominciano a svaligiare la sala del tesoro. Il re si stupisce di vedere diminuire il tesoro, mentre i sigilli sono intatti. Per venire a capo dell'enigma il re fa disporre dei lacci attorno ai vasi contenenti i preziosi. Quando i due fratelli compiono un'altra incursione, uno dei due viene preso in un laccio. Egli allora convince il fratello a tagliargli la testa, per evitare di essere riconosciuto. Il fratello così fa e si allontana portando via la testa mozza.

Il re si stupisce ancora di più quando ritrova nella stanza chiusa un cadavere senza testa. Fa appendere il cadavere giù dalle mura, sperando che i lamenti dei parenti consentano di identificarlo. La madre del morto impone al fratello sueprstite di staccare dal muro il cadavere: se questi non lo farà, minaccia di rivelare la verità al faraone.

Il giovane riesce con uno stratagemma a far ubriacare tutti i soldati di guardia al cadavere e nottetempo sottrae il cadavere del fratello.

Il re rimane sempre più stupito dell'abilità di questo ladro ed escogita un mezzo (che a Erodoto però sembra incredibile) per identificarlo. Colloca la figlia in un postribolo con l'ordine di obbligare tutti i clienti a raccontarle, prima di intrattenersi con lei, la loro azione più intelligente e quella più scellerata. Chi avesse raccontato il fatto, doveva essere trattenuto.

Il giovane ladro accetta la sfida: taglia il braccio a un cadavere e si presenta alla figlia del re con questo braccio sotto il mantello. Alle domande della figlia del re, risponde la verità e quando la donna, al buio, cerca di afferrarlo, le porge il braccio del cadavere, mentre egli fugge.

Il re ammira l'astuzia del giovane e gli promette non solo l'impunità ma anche grandi doni: il giovane si presenta e ottiene in moglie la figlia di Rampsinito, che si è meritata perché se gli Egiziani superano per intelligenza gli altri, egli superava gli Egiziani stessi.

Ma nelle leggende, a guardia dei tesori , si narra siano messi dei diavoli (tema molto diffuso nella favolistica di molte culture) secondo altri sono i Mazzamurelli che riescono a disturbare i cercatori facendo in modo che essi parlino ( i tesori infatti vanno cercati in assoluto silenzio ), in tal modo gli scavi si richiuderebbero. Molte sono le ubicazioni di tesori della zona narrati da leggende e tramandati sia scritturalmente che verbalmente.

E’ un vero tesoro del re il fondo salva Stati che verrebbe potenziato fino a 3mila miliardi di euro. Il piano sarebbe stato studiato ai margini del vertice del Fmi a Washington. Aumento della dotazione del fondo salva Stati fino a 3mila miliardi di euro (dai 440 attualmente previsti); misure che consentano l'eventuale ricapitalizzazione delle banche vulnerabili; permanenza della Grecia nell'Euro, anche nell'eventualità di un default: queste le linee guida del piano che i paesi di Eurolandia avrebbero discusso con i colleghi del G20 per arginare la crisi del debito europea e impedirne l'effetto domino, destabilizzante per l'intera finanza internazionale.

I Paesi più potenti del pianeta si sono impegnati a Washington a sostenere la crescita che latita e le banche indebolite, pur dopo aver lasciato emergere contrasti sulla politica da seguire di fronte alla crisi. I ministri delle Finanze e i banchieri centrali dei principali Paesi ricchi e emergenti del G20 si sono impegnati a dare "una risposta internazionale forte e coordinata per trattare le sfide rinnovate che incontra l’economia mondiale", come è emerso da una dichiarazione comune pubblicata al termine della cena inaugurale di lavoro. Promettono di fare in modo che le "banche dispongano di un capitale adeguato", dopo il crollo negli ultimi giorni dei valori bancari europei, colpiti dai timori legati alla crisi del debito nella zona euro.

Aiuto alle banche Le banche centrali, che svolgono da molte settimane un ruolo di "pompiere" nella crisi, hanno da parte loro annunciato che continueranno "a sostenere la ripresa". Inizialmente nessun comunicato doveva essere pubblicato. Ma "l’importanza della situazione", le "turbolenze" sui mercati che hanno conosciuto ieri un’ennesima giornata nera e "la constatazione comune di una risposta collettiva che desideravamo portare" hanno portato alla diffusione di questo testo, ha dichiarato il ministro delle Finanze francese Francois Baroin, il cui Paese è presidente quest’anno del G20, durante una conferenza stampa. Il comunicato del G20 riprende in parte un testo precedente pubblicato il 9 settembre dai Paesi del G7. Ma il G20 si è spinto oltre. Soprattutto, ha annunciato, in previsione del vertice di Cannes (sudest della Francia) il prossimo 3 novembre, un "piano d’azione collettivo ambizioso, in cui ciascuno avrà il suo ruolo da giocare" per "sostenere la crescita" e "attuare piani di consolidamento di bilancio credibili".

Intervento su fondo salva Stati Il fondo "salva Stati" supporterà gli aumenti di capitale delle banche più fragili, e un nuovo intervento da parte dei paesi dell’Eurozona viene assicurato a metà ottobre. Il G20 accoglie così l'invito del Fondo Monetario Internazionale secondo cui ci sarà presto necessità di ricapitalizzazioni per le banche europee più fragili a causa dell’esposizione ai rischi dei debiti sovrani. Gli stessi esperti di Washington prevedono, a causa della crisi del debito europea, costi per le banche nell’ordine di 2-300 miliardi.

Fonte : http://www.nibiru2012.it/forum/misteri/tesori-nascosti-perduti-e-misteriosi.-132750.0.html

Eremo Via vado di sole, L'Aquila, giovedì 29 settembre 2011

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