martedì 18 giugno 2013

ANIMALI VERI ANIMALI IMMAGINARI :Meditatio 



When I carefully considerthe curious habits of dogs
I am compelled to conclude
That man is the superior animal.

When I consider the curious habits of man
I confess, my friend, I am puzzled.

Quando consideroattentamente i curiosi comportamenti dei cani
Sono portato a concludere
Che l'uomo è l'animale superiore.

Quando considero i curiosi modi dell'uomo

Confesso, amico mio, di essere perplesso

Ezra Pound


Scrive Gianfranco Ravasi in un Mattutino del 30.1.2011  su Avvenire dal titolo  “Uomini e cani”
Quando osservo attentamente le strane abitudini dei cani, mitocca concludere che l'uomo è un animale più evoluto. Quando osservo le straneabitudini dell'uomo, ti confesso, amico mio, che resto dubbioso. Sul prato diun parco romano osservo un signore che brandisce un ramo secco; lo scaglialontano e il suo cane, che ha seguito con occhi mobili il gesto, si precipita araccoglierlo. E così via, in una sequenza senza variazioni. Non si può nonrestare ammirati per tanta devozione, ma anche per la sostanziale stupiditàdell'animale. Si può, però, spostare l'attenzione anche sulla vacuità dell'uomoche impone un simile allenamento e si diverte in questo modo così banale. Eallora si può raccogliere la provocazione, ben più sostanziosa, del poeta EzraPound (1885-1972) nella sua poesia emblematicamente intitolata Meditatio, dellaquale abbiamo citato un frammento. L'evoluzione, certo, ha trasferito l'uomo suun livello più alto e l'arte lo testimonia, il pensiero lo conferma, lareligione lo manifesta. Eppure il dubbio che serpeggia nella mente pessimistadel poeta tante volte attanaglia un po' anche noi, quando scopriamo certevergogne compiute dall'uomo o penetriamo nei bassifondi della nostra stessacoscienza ove s'annidano sentimenti infami e desideri innominabili e ove siaprono abissi di assurdità. Uno dei grandi sapienti dell'antichità, Democrito diAbdera (V-IV sec. a C.), diceva che l'uomo è un mikrós kósmos, un microcosmo disapienza, intelligenza, creatività. Ma aveva ragione anche Goethe quando, nelsuo celebre Faust, dichiarava che «l'uomo è un microcosmo di follia». E ilcane, rivolgendo il suo muso umido verso il padrone crudele, sembra sospettarlo.

Eremo Rocca S.Stefano martedì 18 giugno 2013






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