mercoledì 12 giugno 2013

SILLABARI : LUCIO ANNEO SENECA Ira

SILLABARI  : LUCIO ANNEO SENECA   Ira

1) Hai insistito, o Novato, perché scrivessi come si puòplacare l'ira, e mi pare che tu abbia buone ragioni di temere soprattuttoquesta passione che, più d'ogni altra, è spaventosa e furibonda. Le altre, adir vero, hanno una componente di tranquillità e calma, questa è tuttaeccitazione ed impulso a reagire, è furibonda e disumana brama di armi, sangue esupplizi, dimentica se stessa pur di nuocere all'altro, è pronta a precipitarsiimmediatamente sulle armi ed è avida di una vendetta destinata a coinvolgere ilvendicatore.

2) Per questo motivo, alcuni saggi definirono l'ira "unmomento di pazzia"; come quella, infatti, è incapace di controllarsi,incurante delle convenienze, insensibile ai rapporti sociali, cocciuta edostinata nelle sue iniziative, preclusa alla ragione ed alla riflessione,pronta a scattare per motivi inconsistenti, inetta a distinguere il giusto edil vero, quanto mai somigliante a quelle macerie che si frantumano sopra ciòche hanno travolto.

3) Per convincerti che i posseduti dall'ira sono deidissennati, osserva bene il loro atteggiamento: come sono sicuri sintomi dipazzia l'espressione risoluta e minacciosa, la fronte aggrottata, la facciascura, il passo concitato, le mani irrequiete, il colorito alterato, il respirofrequente ed affannoso, tali e quali sono i sintomi dell'ira incipiente:

4) gli occhi ardono e lampeggiano, il viso si copre dirossore per il rifluire di sangue dal fondo dei precordi, le labbra tremano, identi si serrano, i capelli si drizzano ispidi, il respiro diventa forzato erumoroso, le articolazioni schioccano tormentandosi, i gemiti e i muggiti siintercalano in un parlare che inciampa in voci mozze, le mani battonocontinuamente e i piedi percuotono la terra, il corpo è tutto eccitato e"scagliante grandi minacce d'ira", i lineamenti sono brutti e spaventosi,quando un uomo si sfigura per corruccio.

5) Impossibile sapere se è un vizio più detestabile oschifoso. Tutti gli altri si possono nascondere o nutrire in segreto: l'ira simanifesta ed affiora sul volto e, quanto più è grande, tanto più apertamenteribolle. Non vedi come tutti gli animali, quando insorgono per nuocere, nemostrano in anticipo i sintomi e tutto il loro corpo abbandona l'abitualecomportamento di calma ed esaspera la connaturata ferocia?

6) I cinghiali mandano spuma dalla bocca ed arrotano le zanneper aguzzarle, i tori danno di corno nel vuoto e spargono l'arena battendolacon l'unghia, i leoni fremono, i serpenti, quando s'adirano, gonfiano il collo,le cagne rabide hanno aspetto minaccioso: non c'è animale tanto orribile odannoso per natura, nel quale non appaia, al sopravvenire dell'ira, un nuovoaumento di ferocia.

7) Certo, non ignoro che è difficile anche nascondere lealtre passioni, che la libidine, il timore, l'audacia mostrano i loro sintomi esi possono conoscere in anticipo: non c'è, di fatto, nessun sconvolgimentointeriore d'una certa violenza, che non alteri qualcosa sul nostro viso. Chedifferenza c'è, allora? Le altre passioni si notano, questa risalta.
                       

Brani scelti: LUCIO ANNEO SENECA, Il concetto di ira e ilritratto dell'adirato (De ira, libro I, capitolo I).

Eremo Rocca S.Stefano  mercoledì  12 giugno 2013





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