giovedì 17 dicembre 2015

NATIVITA'




 
Pietro Cavallini – Nativita di Cristo , 1291 mosaico
La pittura gotica: La scuola romana: Rusuti, Cavallini, Torriti
Un altro significativo artista del mosaico, il romano Filippo Rusuti, realizza un Cristo Benedicente fra gli angeli  nella facciata della basilica di Santa Maria Maggiore (una delle quattro basiliche patriarcali di Roma).  Siamo tra la fine del XIII e gli inizi del XIV secolo, cioè nel periodo in cui viene rifatto, nella stessa chiesa, il mosaico dell'abside con la rappresentazione dell'Incoronazione di Maria ad opera del Torriti. Il Cristo Benedicente è affiancato da altre composizioni con coloristica più elevata, che alludono alla miracolosa fondazione della basilica, dalle quali si evidenzia la maniera del Cavallini. Il Rusuti, da un documento che riporta, in modo non perfettamente leggibile il suo nome, risulta trovarsi nel 1308 a Potiers (Francia), insieme a suo figlio Giovanni ed al collaboratore romano Nicola de Marzi, per la decorazione del palazzo di Filippo il Bello.
Questa è la testimonianza della grande vitalità della scuola romana, della quale il Cavallini è il rappresentante della parte migliore, con le sue vaste composizioni di grande respiro, con le figure concretate nel loro senso plastico e rivestite con gradevoli finezze cromatiche proprie dell'arte tardo-bizantina aulica, quella cioè che più si avvicina all'elegante gusto ellenistico.
Completa di questi caratteri, l'arte del Cavallini si presenta con tutta la sua bellezza nei rivestimenti musivi della basilica di Santa Maria in Trastevere (1291). Alcune di queste opere – Dormitio Virgins, Natività della Vergine, del Bambino – seguono per iconografia il gusto bizantino, altre hanno come caratteristica principale una più semplificata forza narrativa - Presentazione al Tempio, Adorazione dei Magi, Annunciazione -. Il modellato di Pietro Cavallini conferisce alle forme un buon grado di compattezza ed un ottimo grado di vigore plastico, valorizzato soprattutto dall'armonia del cromatismo ben graduato nel chiaroscuro con gradevoli effetti di luminosità. Egli raggiunge una maggior forza di rilievo nella decorazione con gli affreschi nella basilica di Santa Cecilia in Trastevere, in un frammentario Giudizio Finale che ha le stesse caratteristiche di quello nella chiesa di Santa Maria di Vescovio. 

Eremo Rocca Santo Stefano giovedì 17 dicembre 2015

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