venerdì 18 novembre 2011

STORIE E VOCI DAL SILENZIO :Angelo Semeraro

STORIE E VOCI DAL SILENZIO  :Angelo Semeraro

Leggo su  Il Capoluogo .it un articolo di Raffaele Alloggia con il quale  informa   che  mercoledì  9 novembre a Paganica, una strada che porta in località Colle San Vittorino, è stata  intitolata ad “ Angelo Semeraro scrittore”.  Un riconoscimento che viene dato “a ju poeta” (così veniva chiamato dai paganichesi) a 19 anni dalla sua morte.

Ho conosciuto personalmente  Angelo Semeraro quando vivevo a Sulmona . In quegli anni  (1969/74) lavoravo al Centro Servizi Culturali  e in quella sede partecipavo alle riunioni di un gruppo di appassionati e studiosi di archeologia  aderenti all’Associazione “ Sole Italico”. Mi aveva  invitato nell’Associazione il suo presidente e principale animatore Cesare Occhiolini. Insieme a Renato Tuteri , a Dante Pace,  Rocco Scaracia  e ad altri  avevamo  avviato una utile attività di conoscenza del territorio della Valle Peligna, della Conca Subequana  e degli Altopiani maggiori d’Abruzzo  in ordine alla ricchezza della  storia archeologica e dei reperti che a volte affioravano  dai terreni o di cui ci giungeva notizia dai contadini che li rinvenivano durante gli scassi e le arature.
Anche Don Virgilio Orsini  ,bibliotecario della Biblioteca Diocesana che con Primo Levi aveva scritto per la Libreria Editrice di Antonio Di Cioccio  Abruzzo forte e gentile: impressioni d'occhio e di cuore pubblicato nel 1976 ,fine letterato e studioso del territorio  faceva parte di quel gruppo .
Mi ricordo che Virgilio Orsini , all’inizio degli anni ottanta,tra tutte le iniziative culturali  che svolgeva nella Biblioteca Diocesana di Sulmona  aveva acquistato dall’antiquario Tonini  di Ravenna l’archivio di Pietro De Stephanis di Pettorano che a sua volta loaveva acquistato dagli eredi aquilani della famiglia. Aveva studiato poi quelle carte e aveva pubblicato degli studi tra cui uno sugli stemmi  del Castello di Pettorano  e soprattutto il carteggio tra Pietro De Stephanis, Antonio De Nino,  e Leopoldo Dorrucci  che rappresentano insieme a Giovanni Pansa  e  Pietro Piccirilli  la storia culturale di Sulmona e della Valle Peligna nell’Otto inizio Novecento.
Quel gruppo dunque vedeva la presenza di Cesare Occhiolini che con il suo gruppo speleologico di Popoli aveva partecipato ad una campagna di scavi realizzata  dal Prof. Radmilli nella zona di Santo Padre di Popoli. In quella zona  era stata recuperata una tomba  di un guerriero italico con tutto il suo  corredo di armi. C’era anche Renato Tuteri  che aveva rinvenuto e lo custodiva su incarico della Sovrintendenza archeologica di Chieti  una manufatto  in terracotta che rappresentava la Dea madre peligna.

Dunque  per il territorio di L’Aquila  Angelo Semeraro divenne un insostituibile punto di riferimento e  spesso egli ci veniva a far visita a Sulmona e io stesso  ho avuto il privilegio di vedersi comporre una sua collezione  di manufatti.


Continua Allegra nel suo articolo  “ Semeraro durante la sua vita è stato un uomo poliedrico interessandosi sin dal 1936 anche di paletnologia e archeologia. Così  il Colle San Vittorino, è stato per anni  oggetto, da parte sua di ricerche e studi. Nel sito archeologico è stato ipotizzato un luogo di culto e  l’esistenza di un Santuario,  a testimonianza di ciò la presenza di cospicui resti murari e pezzi di materiali affrescati, che con l’introduzione  dei mezzi meccanici  all’agricoltura, negli anni 50 – 60, resero difficoltosa l’aratura, ma nello stesso tempo furono portati alla luce numerosi reperti  archeologici anche votivi a testimonianza del luogo di culto dedicato al Santo. Il destino ha voluto che lo stesso 9 novembre scorso a Roma, all’università degli studi “Roma 3”, nel Corso di Laurea in Storia e Conservazione del Patrimonio Artistico e Archeologico, due studenti universitari romani, Eugenia Cesare e Andrea Simeoni, relatore Prof. Alessandro Guidi, hanno discusso la tesi di Laurea in Paletnologia su “manufatti ceramici e metallici di età protostorica del territorio di Paganica (AQ) nella Collezione di Angelo Semeraro”.

Proprio in tema di collezione sarebbe utile mettere a disposizione, con una esposizione in Paganica quel materiale per lo studio .
Ma qui io voglio ricordare l’Angelo Semeraro poeta . Purtroppo a causa del terremoto del 2009 ho perso molti libri della mia biblioteca tra cui sicuramente alcuni libri di versi .
Ho cercato in qualche sito  o blog ma non ho trovato  al momento  qualche sua composizione. Ma la ricerca è solo all’inizio

Eremo Via vado di sole, L’Aquila, venerdì 18 novembre 2011

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