mercoledì 16 novembre 2011

VISIONI : Versi d’altri ed altri versi 6 aprile 2009

VISIONI : Versi d’altri ed altri versi   6 aprile 2009

 

ROBERTO DEIDIER


Dove la brina la mattina si stende
Fra gli occhi e un paesaggio rotto
Dietro un velo di plastica, non chiedi
Da quale finestra guardi al mondo,
Se questa è una casa accogliente
O un punto anonimo sulla mappa d'uno stadio.
Né chiedi se ancora esista il profilo
O il suono dell'abitudine.
La linea dell'orizzonte è un dolore trattenuto,
Una ferita nel deserto senza nome.
Stagione di ruspe, di voli meccanici
Intravisti se improvviso s'apre il cielo
Dov'erano tetti e comignoli vivi.
Non resta che abbracciarla, quest'aria.


GRAZIA DI LISIO


Elegiaco

Un fremito scuote la terra,
livida ansante rinsecca le viole.
La terra ci nasce ci muore,
la terra dai lembi slabbrati
muta di belati sgozzati,
di fiordalisi gualciti.
Di quante madri ha bisogno la terra?
Del seme spogliata
di ghirlande di rose e viole,
silenzio ora trema di foglie.
Sipario di sabbia di rabbia!
Chi è vivo se ne chiede ragione:
ha un senso il dolore?
Ma gingillo primario è potere,
un diadema di vuote parole.
Pure la clessidra impazzita
di nuovi germogli accorda la vita

Eremo Via vado di sole, L'Aquila, mercoledì 16 novembre 2011

Nessun commento:

Posta un commento