lunedì 26 dicembre 2011

Canzoniere . Due poesie

Canzoniere . Due poesie

1.
Lella è uno sballo

Lella  è uno sballo
dice sempre “ vaffanculo “
è innocente quando parla
delle visioni del mondo
degli ideali realizzati o creduti
non gliene frega niente.
Di Lella mi parlava un giorno
dentro la cella d’un carcere
un piccolo malvivente
piccolo perché frammento
d’un popolo di malviventi ,
quelli che vivono male
ma che mettono in discussione
il consueto  che conoscono
l’irrequieto  che sognano
quando dormono agitati. Di Lella
non ricordo  altro. Se non  il volto
di quel ragazzo dentro una cella
la sera che tentò d’impiccarsi
e non aveva voglia nemmeno
di morire.
Aveva voglia di Lella
ma era anche quello un trucco
della voglia di vivere
che si spegneva in quella cella
dove le carte celesti
del paese dell’amore per la vita
erano segnate  dai  riquadri
delle sbarre.
A ridare voce a quell’amore
oggi mi sono ricordato ,
mi sono ricordato di Lella .

2.
Sulla riva d’un giorno  

Sulla riva d’un giorno
fuori della vita ,dentro un sogno ,
al confine innocente
di irrequiete storie,
dramma  ora della  memoria
senza più pensieri da interrogare.
Ho visto una volta là dentro  il mare di cristallo
ma era tutta un’invenzione
come una fiaba, un albero colorato
una piuma che il vento sbatte
con il furore della sua forza
e c’eri anche tu.

Di te mi ricordo come in una miniatura  medievale:
il tuo volto bianco, i tuoi occhi celesti,
le labbra d’oro ,
eri la sola immaginazione che l’amore
poteva costruire
in un mare immaginario  d’amore
degli altri per te  .

Eremo Via vado di sole, L'Aquila, lunedì 26 dicembre 2011

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